Roma – Cronaca di un possibile shopping del 2015. Di ritorno dal centro commerciale con un nuovo lettore ad alta definizione, una volta aperto il pacco non resta che collegarlo all’alimentazione di rete. Basta inserire un disco nell’unità per cominciare a godersi tutta la propria cineteca, in alta definizione, direttamente sul megaschermo di casa. Senza perdersi dietro a fili e cavi da centinaia migliaia di euro.
Ci sta lavorando IBM, in collaborazione con MediaTek: è un nuovo protocollo wireless, 100 volte più veloce di qualsiasi WiFi oggi in circolazione, capace di trasferire decine di gigabyte via etere in pochi secondi. Che si tratti di flussi video ad alta definizione, dati o audio, la comunicazione tra le unità diventerà quasi istantanea.
Non si tratta di una novità: IBM aveva mostrato già nel 2004 i prototipi di questa tecnologia, mentre risale al 2006 il primo esempio di chip completo e funzionante. La novità è che questa partnership con MediaTek servirà ad accelerare l’implementazione del protocollo in tutti i dispositivi possibili, così da promuoverne la diffusione.
Per renderla possibile, occorrerà tuttavia realizzare dispositivi capaci di inviare segnali a 60 gigahertz, in quell’area dello spettro radio chiamata dalla stessa Big Blue mmWave (millimiter-wave). Microonde che più micro quasi non si può, in grado di veicolare grosse quantità di dati tra tutti i dispositivi di casa: hard disk esterni, TV ad alta definizione, set-top-box e, naturalmente, il caro vecchio PC.
In uno scenario plausibile, sincronizzare il proprio iPod (o qualsiasi altro lettore MP3) con la libreria musicale casalinga sarà questione di un clic. Allo stesso modo, guardare un film scaricato sul computer, magari mollemente adagiati sulla dormeuse in salotto, non richiederà che pochi istanti: una operazione facilmente assimilabile a schiacciare il bottone sul telecomando per accendere la TV e cambiare canale.
Luca Annunziata