Entro la metà del prossimo novembre, le emittenti televisive e le stazioni radiofoniche digitali (successivamente, con nuova delibera, verrà la volta delle radio analogiche) dovranno produrre un’incredibile mole di dati relativi ai propri impianti di diffusione (analogici e digitali). L’adempimento non si fermerà tuttavia qui, poiché, successivamente, ogni variazione tecnica conseguente a modifica applicata all’impianto esercito dovrà essere comunicata al catasto istituito presso la sezione speciale del R.O.C. (Registro Operatori delle Comunicazioni) tenuto dal citato organo di garanzia. L’Agcom, quindi, diviene, di fatto e di diritto, organo concorrente con il MinCom nella sorveglianza dell’etere, così come del resto previsto sin dall’entrata in vigore della l. 249, nel 1997. La scadenza non sarà una passeggiata, più che altro per il fatto che molti dati richiesti dovranno essere attentamente ricercati, in quanto normalmente non richiesti per la compilazione delle antiche schede B e C ex art. 32 L. 223/90. L’Agcom è comunque venuta in aiuto delle emittenti, pubblicando sia una circolare applicativa che un manuale operativo, da affiancare ad un software per la produzione delle schede tecniche ed amministrative. Detti elementi sono liberamente scaricabili all’indirizzo www.agcom.it/operatori/operatori_catasto.htm. La struttura di competenze a più livelli Consultmedia (collegata a questo periodico) ha sulla questione allestito un apposito service di assistenza, coordinato dall’ing. Enrico Magni e gestito dai p.i. Ivano Garavaglia e Diego Berto. Per informazioni: [email protected] tel. 0331/441974 fax 593008. (NL)