Dopo l’allarme di NL (cfr articolo in calce) sull’eccessiva laboriosità del software applicativo previsto dall’Agcom per il prossimo censimento delle sorgenti di radiodiffusione (per ora televisiva e sonora digitale, ma presumibilmente per la fine dell’anno anche sonora analogica), qualcosa è successo.
L’organo di garanzia, accogliendo le doglianze degli operatori, ha infatti predisposto una nuova release del programma di inserimento dati “Catasto”, scaricabile all’indirizzo www.agcom.it/provv/d_502_06_CONS/Catasto_1.2.zip.
Non è escluso che prima della scadenza del 15/11/2006 vengano rese disponibili nuove versioni. La struttura di competenza a più livelli Consultmedia (collegata a questo periodico), che per ora ha ricevuto richiesta di assistenza da emittenti televisive per censire oltre 1500 impianti tv, ha infatti in corso di sottoposizione all’Agcom una serie di quesiti di natura tecnica, elaborati sulla scorta dell’esame delle innumerevoli particolarità che interessano molti soggetti. E’ quindi possibile che l’Agcom, acquisendo queste come altre osservazioni, decida di uploadare il sistema telematico di acquisizione dati.(NL)
www.newslinet.it/shownews.php?nid=267
13/09/2006 08:53:59 – Censimento impianti tv: oltre 24.000 gli impianti da contare
Per la prima volta la P.A. disporrà di una visione effettiva dell’assetto radioelettrico italiano
Tanti, tantissimi impianti da contare.
E’ questa la principale scadenza che affligge gli editori televisivi (per ora), chiamati dall’Agcom a fornire informazioni estremamente dettagliate relativamente ai propri diffusori, entro il termine del 15 novembre p.v.
La genesi dell’intervento della P.A. è nota: non esisteva allo stato un data-base pubblico dell’assetto radioelettrico italiano pienamente affidabile; e tale situazione, francamente, non era più accettabile (si pensi all’ennesima figuraccia effettuata dalle nostre rappresentanze a Ginevra).
Allo stesso tempo, occorreva la creazione di un catasto flessibile, aggiornabile in tempo reale, affinché fosse consentito, all’occorrenza, modificare i dati in conseguenza di autorizzazioni rilasciate dalla P.A. o dalla A.G. (che ha ancora competenza suppletiva sulla questione).
Paradossalmente (ma non troppo), l’unico data-base attualmente disponibile è quello del sito OTG-Tv, curato con puntualità estrema dall’amico giornalista Oliviero Dellerba. Non è quindi un caso che tale banca dati sia oggi la più consultata dagli operatori, che la ritengono sufficientemente aggiornata ed affidabile. Prova ne è che i dati di OTG-Tv finiscono sempre più spesso sui tavoli degli Ispettorati territoriali o dei C.T.U. nei numerosissimi procedimenti giudiziari civili in essere tra emittenti, soprattutto in Lombardia.
Orbene, secondo OTG-Tv, gli impianti tv da censire dovrebbero essere oltre 24.000 (almeno questi sarebbero quelli effettivamente attivi).
Un numero rilevante (soprattutto se riferito alle poche migliaia di frequenze assegnate all’Italia dalla Conferenza di Ginevra….), che conduce ad un’altra riflessione: dopo una approfondita analisi è emerso che, stante la formulazione del software reso disponibile dall’Agcom per l’espletamento degli incombenti di specie, l’inserimento dei dati per ogni impianto dovrebbe comportare (in una visione peraltro ottimistica) due/tre ore di lavoro (al netto della ricerca delle informazioni) per un tecnico esperto. Una situazione francamente ingestibile, tanto che la struttura Consultmedia (collegata a questo periodico) alla quale sono giunte richieste di assistenza (allo stato) per circa 1.500 impianti, sta studiando da qualche giorno la possibilità di informatizzare l’inserimento dei dati nel data-base attraverso un software che interagisca con quello reso disponibile dall’Agcom.
Insomma, un autunno caldo, caldissimo quello che impegnerà le emittenti tv, cui, presumibilmente, farà seguito un afoso inverno per la radio. (NL)