Cdr Mattino: taglio del 25% dei giornalisti, chiude la redazione romana. Caltagirone: “L’editoria vive una emergenza drammatica”

(Franco Abruzzo.it) – “È inaccettabile che una testata storica come il Mattino diventi la copia napoletana del Messaggero». Così il Comitato di Redazione (Cdr) della testata partenopea che oggi alle 11,30 si presenterà a Roma all’assemblea annuale degli azionisti della Caltagirone Editore per consegnare la prima pagina del Mattino firmata dai Sette Re di Roma. Quella di redigere una copia del quotidiano romanizzato – afferma una nota del sindacato interno dei giornalisti – è ovviamente una provocazione: chiudendo la redazione romana e tagliando il 25% dei giornalisti, come prevede il piano di ristrutturazione, il Mattino perderà la propria identità”. La redazione della capitale verrà sostituita con l’utilizzo di “conoscenze presenti nelle testate del gruppo«, ovvero firme del Messaggero, per seguire fatti di politica, economia, cultura anche di specifico interesse per il Mezzogiorno”. “Sui tagli si può discutere – afferma il Cdr – quel che non è trattabile è l’identità del giornale”. (RADIOCOR)
 
 
EDITORIA. CALTAGIRONE; “SITUAZIONE EMERGENZA DRAMMATICA”.
 
L’editoria italiana sta vivendo «una situazione di emergenza drammatica». Lo ha sottolineato il presidente della Caltagirone Editore, Francesco Gaetano Caltagirone, nel corso dell’Assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio 2008. Secondo Caltagirone, dalla crisi «uscirà modificata completamente la geografia e la sostanza dell’editoria italiana. Molti gruppi avranno problemi drammatici». L’attuale fase di contrazione economica «non sarà rapida, sarà lunga, chi non si adegua è estinto, non c’è spazio per misure blande – ha proseguito parlando più in generale della crisi economica – serve una risposta rapida». Quello editoriale è dunque un settore che avrà «anni molto difficili. Se il governo pensa di intervenire in qualche settore, il nostro – ha proseguito Caltagirone – è uno di quelli che sente di più la crisi. Ne avremo bisogno». Il Gruppo Caltagirone Editore ha registrato nel primo trimestre 2009 un calo della raccolta pubblicitaria tra il 25 e il 30% rispetto allo stesso periodo del 2008. Lo scorso anno il gruppo ha chiuso il bilancio con un calo pubblicitario dell’8%. Se il dato del primo trimestre si confermerà per l’intero 2009, la perdita toccherà circa 50 milioni di euro. Il Gruppo ha chiuso il 2008 con una perdita di 10,9 milioni di euro, perdita che sale a 13 milioni per la Caltagirone Editore Spa. Sono i dati dell’assemblea del gruppo, che ha approvato il bilancio e la proposta di dividendo a 5 centesimi per azione rispetto ai 20 centesimi del dividendo dell’anno precedente. L’assemblea ha rinnovato il consiglio di amministrazione con l’uscita del consigliere Massimo Garzilli sostituito dal consigliere di minoranza Franco Luciano Lenti. (ANSA + www.affaritaliani.it).
 
FNSI: PREOCCUPA MATTINO, TAGLI SEGNALE NEGATIVO.
 
La Federazione nazionale della stampa è «seriamente preoccupata per ciò che sta avvenendo al Mattino. Il taglio del 25% dell’organico e l’azzeramento della redazione romana previsti nel piano editoriale di Caltagirone – sottolinea in una nota il sindacato dei giornalisti – è un segnale negativo per il sistema informativo del nostro Paese, per il Mezzogiorno in particolare». La Fnsi, prosegue la nota, «non chiude gli occhi di fronte alla crisi economica che investe anche il settore della carta stampata; chiede però misura e criteri autenticamente editoriali, rivolti con certezza alla qualificazione di un disegno di aggiornamento e rilancio di una testata prestigiosa, autorevole e identitaria come Il Mattino». Eventuali stati di criticità, sottolinea la Fnsi, «vanno avviati a soluzione con il confronto e la partecipazione di tutti e quindi anche dei giornalisti che sono il fulcro, l’anima dell’informazione. È troppo semplice stilare piani di ristrutturazione con drastici tagli senza un quadro di prospettiva importante che preveda chiari indirizzi di rilancio. La Fnsi – conclude la nota – è al fianco dei colleghi del Mattino, li sostiene nella vertenza sul piano di riorganizzazione ed è pronta a sostenerne le ragioni in ogni sede». (ANSA).

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