Roma, 16 giugno 2008. «Il Comitato di redazione del Sole 24 Ore è preoccupato. Negli ultimi tempi quasi tutte le assunzioni a tempo indeterminato sono riservate a professionisti con cariche elevate, spesso in cerca di lavoro, ma con grandi protezioni alle spalle. Per costoro, non esiste precariato, che grava solo sui giovani che si affacciano alla professione». Lo dice il cdr de Il Sole 24 Ore in un comunicato che sarà pubblicato domani 17 giugno sul giornale «Le assunzioni non pertinenti sono diventate sempre più numerose – prosegue la nota -. Per una elite chiusa e ristretta di giornalisti è oggi sempre attiva una rete informale di protezione politica e imprenditoriale. Per queste persone, il disegno di Confindustria e degli editori di andare sempre più verso la cancellazione dei contratti nazionali di lavoro e verso contratti ad personam è certo molto comoda». «All’interno della redazione, intanto, il capitale intellettuale dei giornalisti viene mortificato – continua il comunicato -. Dalla metà degli anni ’90 la redazione del Sole non esprime dal suo interno un nuovo direttore o vicedirettore. La maggioranza dei giornalisti editorialisti è ormai assunta dall’esterno. Le carriere per i giornalisti scriventi non esistono. La mansione di redattore esperto, è stata anzi bloccata dall’azienda con un cavillo. Nel frattempo, per evitare l’aumento del costo del lavoro – che però non è preso in considerazione nel caso delle assunzioni eccellenti – vengono rifiutate assunzioni di praticanti nei settori che rappresentano il futuro, come l’online». «Chi ne fa le spese sono soprattutto i più giovani, ormai assunti quasi solo attraverso contratti a termine – conclude la nota -. Vengono abbandonati al loro destino, o considerati fastidiose situazioni da sanare. Questo giornalismo elitario e inefficiente non è quello che vogliamo . Non rappresenta il tipo di informazione cui vorremmo che Il Sole-24 Ore restasse fedele». (ANSA)