Numerosi gli argomenti trattati nel consiglio di amministrazione del 22 aprile scorso: dai conti RAI, al caso “Annozero”, alla razionalizzazione della contrattualistica aziendale, alla nomina degli staff di supporto al neo d.g. Mauro Masi ed al presidente Garimberti. “Una puntuale individuazione di indirizzi anche strategici, per tutte le aree di attività e per le società del Gruppo” è questa la strada, secondo il neo direttore generale della RAI Mauro Masi, per risollevare i conti dell’azienda pubblica, colpita anch’essa dalla crisi economica in atto. Dalle risultanze consiliari è emerso, infatti, un deficit tendenziale per l’anno 2009 pari ad 120 milioni di euro, conseguenza degli scarsi introiti pubblicitari ed altri ricavi in questa prima parte dell’anno, nonché di una sensibile flessione dei pagamenti del canone la cui evasione costa all’azienda circa 450 milioni di euro: “C’è il tema delle risorse pubblicitarie in calo ma anche quello del canone per il quale e’ necessario recuperare evasione ed elusione. L’azienda farà la sua parte” ha affermato Masi. Ma cosa individuare esattamente? Entro il prossimo mese il direttore generale dovrebbe sottoporre al consiglio di amministrazione un piano di revisione del budget aziendale: fiction, sport, cinema saranno legati ai risultati ottenuti. Nel dettaglio, produzioni come “La Narcotici” è stata accantonata in quanto costa troppo rispetto all’“audience” attesa e la fiction “Agrodolce” , di Giovanni Minoli è stata messa in stand by per ragioni analoghe. Il Consiglio di Amministrazione ha poi provveduto alla nomina degli staff del Direttore Generale (lo stesso dg nominato ad interim Presidente dello staff mentre il Vicepresidente è Andrea Sassano). Nominato anche lo staff del presidente Paolo Garimberti, presieduto da Nicola Claudio. Affrontato anche il caso Santoro e le problematiche rappresentate dalle ultime due puntate di “Annozero”. Il caso, che si ricorda riguardava alcune vignette di Vauro, sospeso per una puntata, sembra giunto ad una conclusione soddisfacente: “La libertà di espressione va tutelata, ma allo stesso tempo va tutelata l’azienda e i telespettatori da eventuali abusi di tale libertà”, ha dichiarato Garimberti, mentre Masi ha colto la palla al balzo per evidenziare la necessità di qualche chiarimento sulla contrattualistica aziendale “È necessario approfondire le norme del contratto Rai per verificare il rispetto delle linee editoriali dell’azienda e delle responsabilità connesse”. È quanto ha sottolineato il direttore generale della Rai, invitato dal CDA a prendere contatti diretti con Michele Santoro per comunicargli quanto emerso in Consiglio. (G.M. per NL)