Prepariamoci ad una riscrittura importante di alcune regole relative al processo di refarming della banda 700 MHz introdotte dalla legge di Bilancio 2018. Agcom ha infatti mandato un segnale forte (uno schiaffo, anzi) al Governo: “Abbiamo fatto il PNAF 2018 come ci è stato imposto, ma così non funzionerà”. Non si quadra il cerchio e quindi non si può soddisfare la richiesta di banda dei player nazionali sulla base dei 14 diritti d’uso assentibili garantendo allo stesso tempo la riserva di un terzo ad operatori di rete locali, che peraltro non la sfrutterebbero appieno, come in gran parte già non esauriscono ora la capacità trasmissiva di cui dispongono.
E’ una questione di mutamento dei tempi e dell’offerta: le tv locali potrebbero essere soddisfatte con 2 diritti d’uso oltre al mux regionale RAI. Ma siccome siamo in Italia, medieremo con 3 mux areali (+ quello RAI). Almeno nella prima fase.
Poi c’è la – da noi più volte censurata – pretesa di convertire i diritti d’uso in capacità trasmissiva, attraverso il principio della “comunione trasmissiva”, come se fosse possibile far coesistere all’interno dello stesso condominio digitale Mediaset, RAI, La 7, Retecapri, TIM, ecc. ecc.
Le considerazioni di Agcom possono urtare molti, ma, oggettivamente, non sono campate per aria.
Prepariamoci.