Quando, per qualche motivo, sono inutilizzabili nel giudizio penale non possono essere prese in considerazione dal giudice, chiamato a decidere la riparazione per ingiusta detenzione
La Cassazione mette un grosso freno all’uso indiscriminato delle intercettazioni nelle aule di giustizia. Quando, per qualche motivo, sono inutilizzabili nel giudizio penale non possono essere prese in considerazione dal giudice, chiamato a decidere la riparazione per ingiusta detenzione.
A questa conclusione sono pervenute le Sezioni unite penali della Suprema corte nell’udienza di ieri e la cui posizione è stata resa nota nel pomeriggio con una massima provvisoria.