(Cassazione.net) – Bocciate le archiviazione facili introdotte dalla legge Pecorella. Le Procure non dovranno più chiedere obbligatoriamente la chiusura del caso se la Cassazione, decidendo sulla custodia cautelare, ha negato l’esistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato. Con una sentenza che ha restituito pieni poteri sull’azione penale ai Pubblici ministeri, la n. 121 di ieri, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 405, comma 1 bis, del codice di procedura penale nella parte introdotto dalla cosiddetta legge Pecorella, la n. 46 del 2006.