D’ora in avanti la confisca per equivalente bloccherà anche i profitti illeciti delle società. Va “sempre” sequestrato, infatti, il denaro che i vertici aziendali hanno fatto guadagnare alle imprese con affari per i quali sono poi finiti sotto processo. Chiarendo uno dei provvedimenti più discussi sui sequestri e sulle responsabilità delle imprese (d.lgs. 231 del 2001), la Corte di cassazione, con la sentenza n. 14973 di ieri, ha accolto il ricorso della Procura di Pordenone che chiedeva di annullare il dissequestro di ingenti somme di denaro di una Spa i cui vertici erano stati messi sotto accusa per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di finanziamenti pubblici. (Cassazione.net)