(Cassazione.net) – Stretta sulla connivenza fra grandi aziende e collegi sindacali, anche in mancanza di un accordo esplicito. Rischia il carcere per peculato il sindaco di una Spa, appropriatasi di soldi pubblici, che di fronte a una gestione societaria allarmante non chiede chiarimenti agli amministratori e non si adopera per bloccare l’affare illecito. Insomma, il solo silenzio lo rende complice. Con una sentenza, la n. 20515 del 15 maggio 2009, che mira ad allontanare l’idea del Collegio sindacale e dei suoi membri dal concetto di meri “addetti al controllo contabile”, la Cassazione segna una decisa stretta sulle situazioni di connivenza fra questi organi e gli amministratori anche nei casi in cui esiste un patto di silenzio non scritto. (Debora Alberici)