(Cassazione.net) – Stretta della Cassazione sul segreto professionale. Rischia una condanna per falsa testimonianza il professionista che mente per difendere un cliente anche quando non è stato avvertito dal giudice che poteva astenersi. Infatti spetta a lui "conoscere i propri doveri deontologici e giuridici".
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 9866 del 4 marzo 2009, ha riaperto il caso di un avvocato che era stato assolto dalle accuse di falsa testimonianza perché, in un processo civile, per difendere una cliente aveva mentito invece di astenersi.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 9866 del 4 marzo 2009, ha riaperto il caso di un avvocato che era stato assolto dalle accuse di falsa testimonianza perché, in un processo civile, per difendere una cliente aveva mentito invece di astenersi.