Scrive la REA, Radiotelevisioni Europee Associate, primo sindacato ad essere intervenuto sulla vicenda Audiradio a seguito della segnalazione di questo periodico, sul proprio sito: “Ci sono voluti trenta giorni di forti pressioni, ma alla fine il primo risultato è arrivato: l’Autorità Antitrust di Catricalà e l’Autorità TLC di Calabrò si sono decise ad aprire due separati fascicoli Audiradio sul metodo delle indagini di ascolto 2009 contestate dalla REA”.
“E’ un passo importante ma non ci illudiamo che tutto vada come la stragrande maggioranza delle emittenti auspicano“, spiega Antonio Diomede, presidente dell’associazione.
“L’Autorità di Calabrò ha convocato in audizione la REA per il 14 gennaio saremo molto fermi nel sostenere che è oramai tempo che sia l’Autorità a svolgere le indagini per conto delle radio locali. Naturalmente ciò avrà un costo, ma le emittenti sono pronte a contribuire”, si legge nel comunicato del sindacato.
“E’ un atto di grande fiducia che le emittenti locali ripongono nell’AGCOM che Calabrò non può tradire”, spiega la REA che invita “le emittenti ancora “titubanti” a farsi coraggio, uscire allo scoperto nella difesa dei propri interessi e richiedere l’adesione alla Campagna Anticrisi con la messa in onda degli spot appositamente studiati”, della quale riportiamo a fianco il logo.
Intanto, come abbiamo segnalato, anche altri sindacati, dopo che la decisione Audiradio ha determinato i profondi malumori di cui abbiamo dato conto, sono intervenuti sulla vicenda.
Vedremo come evolverà la questione, anche se stupisce che, nonostante nel comitato tecnico di Audiradio siedano i rappresentanti delle stazioni locali, il problema sia emerso solo a seguito delle lamentele degli editori ospitate su queste pagine.