(Franco Abruzzo.it) – Roma, 3 dicembre 2008. «Dobbiamo evitare che i giornalisti siano percepiti come l’ennesima casta». Questo il commento di Paolo Corsini, presidente dell’associazione Lettera22, dopo le affermazioni del presidente della Fnsi, Roberto Natale, in difesa di Paolo Mieli e Giulio Anselmi, criticati dal presidente del Consiglio nell’ambito della vicenda dell’Iva per dal presidente Berlusconi. «Non è difendendo a riccio la categoria da qualsiasi critica -sottolinea Corsini- che si tutela la qualità dell’informazione». «I richiami dell’Unione Europea -spiega Corsini- dimostrano che sul caso Sky i fatti erano molto diversi da com’erano stati raccontati in un primo momento da alcuni mezzi di informazione: gli obblighi assunti in sede comunitaria dal governo precedente vanno rispettati per evitare una procedura d’infrazione a danno del nostro Paese». «Dunque un pò di autocritica -continua Corsini- e il rispetto del dovere deontologico di completezza dell’informazione avrebbero giovato alla credibilità della categoria, che le indagini demoscopiche indicano in gravissima crisi. Bisogna certamente difendere il rispetto reciproco tra governo e stampa, fondamentale nella democrazia, ma questo non significa -conclude- emulare altre ‘castè pronte a reagire corporativamente ad ogni critica, anche se giustificata». (Adnkronos)