di Chiara Ciardelli
In programma la valutazione del caso e le eventuali azioni disciplinari. Il nome di Carrassi, lo ricordiamo, è emerso nelle indagini per l’inchiesta sulla trasformazione urbanistica a Firenze dell’area di Castello di proprietà di Fondiaria-Sai. Sono state intercettate, e pubblicate sulle pagine fiorentine di Repubblica, delle telefonate tra Francesco Carrassi e l’avvocato Fausto Rapisarda, collaboratore di Salvatore Ligresti, presidente onorario di Fondiaria-Sai. Nelle intercettazioni sembrerebbero emergere favoritismi, vacanze gratis, pubblicazione di articoli concordati.
“Nel confermare la mia totale estraneità a qualsivoglia illecito in relazione ai fatti adombrati da alcuni organi di stampa, ho deciso di rimettere il mandato nella mani dell’editore – ha spiegato Carrassi – per tenere estranea da qualsiasi implicazione la testata che ho avuto l’onore di dirigere”. L’editore, ringraziando l’ex direttore “per la sensibilità dimostrata con la sua decisione per la tutela dell’immagine del giornale e del corpo redazionale”, ha quindi affidato ad interim la responsabilità del quotidiano al vice direttore Mauro Avellini. “Che si faccia chiarezza al più presto sulle intercettazioni che riguardano Carrassi – ha commentato Stefano Sieni, presidente dell’Associazione Stampa Toscana – Nessuna ombra può gravare sul fondamentale diritto-dovere di cronaca e sui tanti giornalisti che lo esercitano con scrupolo e coraggio”.