Italia Oggi del 15 aprile ha pubblicato i dati dell’indagine Demoskopea (commissionata da Finelco ai fini di controverifica dell’audience), che ha riscritto la classifica Audiradio di gennaio e febbraio 2008. I risultati, effettivamente, in alcuni casi sono molti differenti. Se, infatti, le variazioni sono minime per Radiouno, Radio Montecarlo, RTL 102,5, Kiss Kiss, e Virgin, la forbice tra le due indagini per m2o, (+39% in Audiradio rispetto a Demoskopea), Isoradio (+30%), Radio Radicale (+31%), Radio 24 (+31%), Radio Maria (+19%), Radiotre (+10%), Capital (+12%) è notevole. Secondo la versione Demoskopea, ad essere sottostimate sarebbero invece Radio 101 (-43% in Audiradio rispetto a Demoskopea), Radio 105 (-25%), Radio Deejay (-10%), RDS (-11%) e Radio Italia (-9%). Come dicevamo in altro articolo, dopo la pubblicazione di tali dati da parte della stampa (Finelco asserisce di averli fatti pervenire alla direzione di Audiradio, che poi li avrebbe trasmessi ai membri del CdA, così rimandando al mittente l’accusa di averli resi pubblici), il consiglio di amministrazione della società per l’ascolto radiofonico avrebbe incaricato il presidente Felice Lioy di adire le vie legali nei confronti di Finelco (socio di Audiradio) e, addirittura, di valutare la possibilità di escludere Radio 105, RMC e Virgin Radio dall’indagine. Se questa ultima ipotesi, tuttavia, pare improbabile (una ritorsione di questo tipo avrebbe effetti deleteri d’immagine per Audiradio e per l’intero settore dell’emittenza nazionale, già pericolosamente frazionatosi nell’ambito della rappresentanza sindacale, senza considerare che priverebbe di concreto significato l’indagine stessa con l’esclusione di un intero gruppo editoriale di primaria portata), certamente non si è avuta quella alzata di scudi per Largo Donegani che forse qualcuno si aspettava. Tutti (o quasi) pronti, infatti, a criticare in privato Audiradio, ma, in pubblico, il fronte a difesa pare compatto. Mentre Lorenzo Suraci (RTL 102,5) censura l’iniziativa di Finelco (“Qualcuno dica a Finelco che non siamo al mercato e che non è che facendo altre ricerche o scrivendo lettere ed Audiradio che gli ascolti salgono” – Italia Oggi del 16/04 pag. 31), Mondadori, che pure sarebbe la più penalizzata nel confronto Audiradio/Demoskopea, riconosce che la società di Lioy è istituzionalizzata nel settore, sicché la metodologia d’immagine, pur perfettibile, va preservata. Difesa piena di Audiradio anche da parte del Gruppo Espresso (“Siamo con Audiradio, non c’è ombra di dubbio”) e di Radio 24 (sottostimata da Demoskopea), che reputa normale una non coincidenza di dati tra raccolte differenti. Occorrerà a questo punto verificare le parti cosa intendono fare a riguardo della questione, anche se l’aula giudiziaria non pare propria la sede ideale per risolvere i problemi congeniti del settore radiofonico italiano, con particolare riferimento a quello dell’emittenza nazionale che sembra aver ritrovato le pericolose divisioni degli anni ’80.