Mentre gli editori di mezzo mondo non fanno altro che piangere, lamentandosi per la crisi e per il taglio degli investimenti pubblicitari, c’è qualcuno che guarda al futuro con un pò di ottimismo. E il caso vuole che si tratti proprio del manager di uno dei gruppi editoriali che più di tutti ha investito sui nuovi media, ma che, nonostante tutti i segnali in controtendenza, si dice convinto che la carta stampata risorgerà. O almeno ha tutte le potenzialità per farlo. In un’intervista riportata dal quotidiano ItaliaOggi, Robert Thomson, managing editor del Wall Street Journal, tesse le lodi della carta stampata e si dice sicuro che, nonostante la crisi, anzi, proprio per via della crisi, gli investitori torneranno a scommettere sulla carta stampata, che da sempre è un rifugio sicuro e ha sempre dato i suoi buoni risultati. Thomson spiega che in fondo internet non è così poi efficace per quel che riguarda la pubblicità, mentre la versione cartacea di un quotidiano garantisce che l’annuncio pubblicitario sia ben visibile e collocato proprio dove lo si è scelto. Soprattutto la lettura di un quotidiano non ammette molte interferenze e distrazioni, mentre navigare su internet ormai è un’attività che si svolge senza prestarci più troppa attenzione. I dati sugli investimenti pubblicitari ci diranno se Thomson ha ragione o se difende una causa persa solo per via della posizione che attualmente occupa nella News Corp. di Murdoch. (Davide Agazzi per NL)