L’emittente vuole infatti uscire dal suo bacino regionale e mira a diventare un canale di riferimento per i Balcani, cercherà poi di ampliare il suo pubblico con trasmissioni non solo sulla piattaforma analogica ma anche sul digitale terrestre e sul satellite e, infine, inizierà ad approfondire tematiche internazionali a 360°. Sono questi i binari di sviluppo futuro della tv del Monte Titano così come delineati a ItaliaOggi dal suo neo-direttore generale, Carmen Lasorella, che ha rilanciato: «Sono stati già stretti patti con le emittenti di Malta, Lussemburgo, Islanda, Vaticano e del Principato di Monaco per una collaborazione che coinvolge diversi aspetti, dalla programmazione alle risorse».
L’obiettivo finale più alto? Diventare probabilmente una piccola emittente che si fa conoscere dal grande pubblico anche in territori oltreconfìne più lontani, grazie a un’offerta di contenuti di qualità. Un po’ nello stile del seguito ottenuto in passato dalla televisione svizzera italiana nel Nord della Penisola.
La Radiotelevisione della Repubblica di San Marino (o San Marino Rtv), concessionaria pubblica del servizio radiotelevisivo del Monte Titano nata nel 1991 dalla joint venture paritetica tra Rai ed Eras (Ente per la radiodiffusione sammarinese), trasmette a oggi sul suo territorio al centro della Penisola, in Romagna e, con una copertura meno omogenea, anche in Veneto e Marche. Ma la piccola (e antica) repubblica vanta comunque relazioni internazionali consolidate, in quanto membro del Consiglio d’Europa, dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e paese ammesso al Palazzo di vetro dell’Onu. Senza trascurare, poi, le 25 comunità di cittadini sammarinesi residenti all’estero.
«L’apertura al mondo sarà un leit motiv costante», ha precisato Lasorella, «Ecco perché tra i primi passi da compiere c’è la soluzione dei problemi strutturali, ma anche e soprattutto un approccio diverso alla notizia. Tratteremo con più attenzione anche eventi apparentemente lontani dal Monte Titano, di cui le elezioni presidenziali Usa sono solo un esempio. Il motivo? Sono appuntamenti che influenzano la repubblica e, più direttamente, la comunità sammarinese Oltreoceano». A sostegno del nuovo palinsesto partiranno già dal prossimo autunno programmi inediti, forse condotti anche da volti noti della tv italiana.
Se l’approccio alla notizia è internazionale, Lasorella, d.g. dallo scorso giugno, può giocare la carta della sua esperienza giornalistica all’estero. In oltre dieci anni di militanza tra Tg2 e Tg1, ha firmato infatti reportage dalla Somalia, da Berlino e sull’intera Europa orientale. Dopo anni in Viale Mazzini, in particolare, il trasloco al Monte Titano non è stato vissuto né con un senso di allontanamento né di sollievo verso una meta meno vincolata alle pressioni politiche romane: «Si tratta di un incarico giornalistico e manageriale insieme», ha precisato il d.g. nominato lo scorso giugno, «che esploro con interesse».
Oggi i contenuti della tv di San Marino coprono già la cronaca politica (interna e italiana), quella sportiva o gli eventi artistici, spaziando poi verso il mondo del volontariato e lanciando programmi televisivi dal taglio più originale; come quelli «fotografici» che propongono immagini da tutto il mondo e danno «voce solo alle immagini». Sul web, invece, la programmazione è focalizzata tra l’altro sui giovani artisti sammarinesi, sui concorsi musicali nazionali o sulla possibile creazione di un parco scientifico tecnologico tra San Marino, la Romagna e le Marche.
Marco Capisani per “Italia Oggi”