Franco Abruzzo.it
Torino, 14 ottobre 2008. La scissione parziale delle attività di editoria da quelle industriali e finanziarie all’interno della Cir “ha una sua validità e non c’é nessun ostacolo che impedisca questa operazione, ma non vogliamo avere nessun tipo di contenzioso con gli stakeholders”. Lo ha detto Carlo De Benedetti rispondendo agli azionisti in occasione dell’assemblea che, oggi a Torino, avrebbe dovuto approvare l’operazione. De Benedetti ha poi sottolineato che “avremmo potuto annullare l’assemblea ma per una questione di cortesia abbiamo continuato”. “Il cda – ha spiegato – non ha modificato l’ordine del giorno ma solo deciso di non trattare gli argomenti previsti dall’assemblea”. Il numero uno della Cir ha poi ribadito che l’intenzione degli azionisti è quella di portare avanti l’operazione “quando tutti saranno d’accordo”. “Non perseguiamo – ha detto – gli interessi di qualcuno in particolare o dell’azionista di controllo. Il progetto ha una sua validità perché il mondo dell’editoria ha gestione e prospettive diverse da quelle di altre attività in cui la Cir è impegnata. A noi non ce l’ha ordinato il medico di farla. Quando sarà possibile – ha aggiunto – la riproporremo perché siamo convinti della sua validità”. Al termine dell’assemblea, che ha approvato la proposta del cda di rinviare l’approvazione del progetto di scissione, Carlo De Benedetti, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha ribadito che la Cir potrebbe rivedere il progetto di scissione se “saranno soddisfatte un complesso di circostanze”. “Che la maggioranza dei bonholders sia d’accordo – ha spiegato – che ci sia la certezza della quotazione e che tutta l’operazione sia amichevole altrimenti non la facciamo”.(ANSA)