"Il canone RAI, a giudizio del Partito Pensionati, è totalmente ingiustificato", ha dichiarato il Segretario Nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo.
"107,50 euro per il 2009 rappresentano una parte consistente della pensione di milioni di italiani, molti dei quali stanno rinunciando al possesso dell’apparecchio TV, proprio perché è una spesa insostenibile, oltre che ingiustificata", ha spiegato in una nota inviataci in data odierna il partito politico. "Il Partito Pensionati – ha proseguito Fatuzzo – ritiene che la RAI debba essere liberalizzata e che debba affrontare veramente il libero mercato e la libera concorrenza e forse solo allora si deciderà a decurtare significativamente i compensi dei propri alti dirigenti e ad evitare ingaggi a molti zeri". L’esponente del Partito Pensionati ritiene che non sia credibile che la RAI, che pur riceve somme ingenti dalla pubblicità, al pari delle emittenti private, debba essere rimpinguata da risorse provenienti proprio dall’iniquo balzello. "La cosa più decente che possa fare il Governo – ha concluso Fatuzzo – è abolire il canone RAI, che è veramente un assurdo in un Paese dove l’offerta televisiva, non sostenuta da canone, è immensa e la qualità non ha nulla da invidiare alla RAI".