(Franco Abruzzo.it) – «Io non posso più scrivere sulla stampa locale casertana, non posso pubblicare le mie inchieste sugli intrecci tra politica, affari e camorra, io, per i padroni e i padrini, devo morire; per un giornalista investigativo non poter pubblicare le proprie inchieste è come morire.
Qualora avvenisse la mia eliminazione fisica, pericolo che non mi nascondo e che ritengo concreto e attuale, essa è stata preceduta dalla più completa e devastante eliminazione professionale». Il drammatico appello rivolto ad Articolo21 è del giornalista Vincenzo Palmesano. «Io sono un giornalista professionista -scrive ancora Palmesano- vivo di giornalismo, ma nella mia terra non ho mai potuto lavorare per portare la pagnotta a casa. Non posso lavorare io ma nemmeno i miei familiari: la camorra non vuole. Mi hanno fatto il vuoto intorno, terra bruciata. È questo il clima in cui vivo nella ‘Svizzera dei clan’ con mia moglie e i miei tre figli. Non so che cosa ci riserverà il destino, nel quale comunque ho speranza.» «La redazione del giornale on line www.articolo21.info -afferma il direttore Stefano Corradino- ha deciso di pubblicare questo appello in grande evidenza perchè preoccupata dalle continue minacce a cui giornalisti e cronisti nel sud sono esposti quotidianamente per il lavoro di informazione che svolgono, rischiando sulla propria pelle». «Non conosciamo personalmente Palmesano ma gli amici di ‘Libera Informazionè e Lorenzo Diana ce lo hanno sempre descritto come un uomo schivo, coraggioso, quotidianamente impegnato nella lotta per affermare i valori della legalità. Del resto -prosegue Corradino- la sua biografia e i suoi scritti sono lì a testimoniarlo. La sua indipendenza di giudizio, il suo desiderio di scoprire gli intrecci tra la camorra, la politica e le istituzioni, lo hanno reso inviso ai boss, a quelli palesi e soprattutto a quelli occulti». «Le denuncie di Palmesano -afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21- viaggiano in rete perchè è sempre più difficile trovare un giornale o una emittente che voglia registrarle. Nelle prossime ore consegneremo formalmente al Presidente della Camera Fini al presidente della commissione antimafia Pisanu e alle autorità competenti, questa lettera affinchè sia compiuto ogni sforzo per ripristinare, anche in quella terra, il primato della legalità». «A tutti i media -conclude Giulietti- chiediamo di recepire l’appello di Palmesano e di dare spazio alla sua denuncia per sgominare quella oscurità che è la migliore alleata dei poteri criminali e dei loro complici». (Adnkronos)