I social network come Facebook sono diventati uno strumento per fare politica. Lo dimostrano le sempre più frequenti pagine web personali aperte dai vari politici italiani e non. Probabilmente i leader nostrani hanno sentito la necessità di accostarsi ai mezzi usati dai giovani per avere maggiore visibilità e raggiungere quel tipo di target con azioni mirate. In verità, non è sempre facile capire se la pagina Facebook sia ufficiale o sia nata dall’iniziativa di qualche simpatizzante. Chiunque, infatti, può aggiornare il proprio profilo con dati personali che vanno dalle informazioni di base fino agli interessi privati come libri e film. Il social network in questione è nato per lo scambio, fra amici, di foto, video e messaggi. Una sorta di biglietto da visita dettagliato dove si può ricevere riscontro positivo o negativo dai messaggi che vengono “postati” dai visitatori in prima pagina. Anche se l’autore del profilo non è proprio sempre una figura ufficiale o in qualche modo garantita, sempre più figure politiche creano il proprio account. Possiedono, tra gli altri, un profilo su Facebook il candidato democratico alla Casa Bianca Barack Obama con 865 mila friends, Walter Veltroni con 500, Umberto Bossi, Pierferdinando Casini, Giulio Tremonti, Gianfranco Fini, Francesco Rutelli, Silvio Berlusconi con 5.839 contatti e Antonio Di Pietro con 687 sostenitori. I commenti lasciati dai visitatori variano dalle critiche aspre, ai messaggi di incoraggiamento come “Grande Antonio non mollare” e “Vai Tonino!” per Di Pietro, fino a “Meno male che Silvio c’è” e “Grazie per Ronaldinho” per Berlusconi. Queste le generalità di base del profilo consultabile su Facebook del leader del Popolo delle libertà. Posizione: Presidente del Consiglio; datore di lavoro: Repubblica italiana. A seguire, una serie di informazioni sugli studi effettuati. Per Di Pietro invece, a parte qualche informazione generica, ci sono indirizzi e-mail per poterlo contattare e una lista con i suoi libri. Di Pietro non è estraneo a questo tipo di attività: è presente anche su Second Life, possiede un blog personale e posta video su YouTube. Afferma il leader dell’Italia dei Valori: “Ho deciso di aprire il mio account in Facebook che è una piattaforma di social network apparsa in internet nel 2004 e conta oggi circa 60 milioni di utenti. Ogni giorno milioni di persone si organizzano, si scambiano foto, messaggi, video. Io sono una di queste persone”. E, in proposito, aggiunge: “Il motivo di questa scelta è coerente con la mia idea di internet come strumento di partecipazione dei cittadini alla politica. Chi vuole può entrare nel network delle mie iniziative e coinvolgermi nelle proprie” (tratto da www.adnkronos.com). E’ evidente che il modo di fare politica sta cambiando e si sta adoperando per sfruttare ogni mezzo a disposizione in grado di raggiungere i futuri elettori. (Sara Fabiani per NL)