Corrado Calabrò spiazza tutti con un’affermazione, nei fatti, pro-Sky: RAI per poter consentire a tutti gli utenti la fruizione televisiva "dovrà stare su tutte le piattaforme tecnologiche, quindi anche sul satellite".
Conclusione logica del ragionamento del presidente dell’Agcom è che "se Sky in una zona e’ indispensabile, la Rai deve starci nel periodo transitorio" (cioè fino dal 2012, quando il DTT sarà a regime), limitandosi a criptare "proprio il minimo" delle sue trasmissioni. Alla domanda se il direttore generale della Rai Masi possa decidere nel medio termine (ad esempio nel 2011) di ‘far scendere’ le reti generaliste dal satellite, cioe’ dalla piattaforma Sky, il presidente dell’Agcom ha risposto "valuteremo dalla copertura assicurata da un altro satellite se potra’ togliere le generaliste da Sky". Quindi dipendera’ da quanto Tivùsat (la nuova piattaforma satellitare creata da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, ndr) sara’ in grado di coprire il territorio. "E’ evidente che dipende dalla copertura di Tivùsat", ha risposto ancora Calabro’ alle insistenze dei giornalisti. (fonte AGI)