E’ crescente il divario tra le nostre televisioni e le migliori europee per la ricchezza di informazioni sui vari Paesi del mondo e per l’approfondimento qualificato dei temi trattati che quelle forniscono. C’e’ un ritrovato interesse dei giovani per il teatro, per i concerti (anche di musica classica), per le mostre, per i musei, per la partecipazione a una qualche attività artistica. La TV dovrebbe assecondare queste tendenze. Invece la nostra televisione le ignora, preferisce insistere sul ripetitivo, quando non sul becero.
Sono alcuni passi della relazione di Corrado Calabro’, presidente dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, alla Commissione Parlamentare per l’Infanzia nell’ambito dell’indagine conoscitiva “Media e minori”.