(Adnkronos) – L’Italia dei Valori si schiera in difesa di Michele Santoro e della sua trasmissione. Dopo le polemiche scoppiate a seguito della puntata di giovedì scorso di ‘Annozero’ dedicata al terremoto in Abruzzo l’ex pm di manipulite e il candidato di Idv alle europee Luigi De Magistris fanno quadrato intorno al giornalista.
”Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli – ricorda Di Pietro dal suo blog – ha dichiarato la necessità, nei programmi d’inchiesta, di ‘dar voce a istanze diverse’, riferendosi alle polemiche sulla trasmissione di Santoro, ‘Annozero’, che ancora non accennano a placarsi. I giornali scrivono che la vicenda di ‘Annozero’ ha diviso l’opposizione. Sbagliano. L’unica opposizione al governo, l’Italia dei valori, ha condannato l’attacco all’informazione da parte di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Mentre è vero che l’opposizione allineata al governo – incalza Di Pietro – si è divisa e Giorgio Merlo, del Partito democratico, membro della commissione di Vigilanza Rai, ha applaudito all’inchiesta interna lanciata dal presidente Rai, Paolo Garimberti e dal suo dg Mauro Masi”. Durissimo l’attacco che di Di Pietro rivolge a Fabrizio Cicchitto definito ”lacchè di governo, piduista tessera numero 2232". ”L’unica eccezione che trovo vergognosa, invece -sottolinea il leader di Italia dei valori – è che sia stata una trasmissione del 9 aprile a parlare sulle reti nazionali dell’operazione di propaganda studiata a tavolino e volta a coprire responsabilità di governo, dei costruttori, di organi di controllo e dei media stessi che, dietro il dolore nazionale per 294 morti, pensavano di poter mettere a tacere responsabilità e omissioni che pesano come macigni su una tragedia di enormi dimensioni come quella dell’Aquila”. ”Fino a oggi i politici hanno falsamente invitato a non ‘strumentalizzare la tragedia per fini elettorali’, oggi io chiedo loro di non ‘strumentalizzare la tragedia per imbavagliare Santoro e chi vuol fare vera informazione”’, conclude. ”Purtroppo – fa eco De Magistris – non è la prima volta che il Presidente Fini interviene per censurare Annozero, testimonianza di un’informazione libera e pluralista, sintomo di un’evidente intolleranza alla manifestazione del pensiero quando sgradita al potere. Io sono vicino al popolo abruzzese, ai tanti soccorritori – vigili del fuoco, appartenenti alle forze dell’ordine, militari, medici, infermieri, protezione civile e volontari – che ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani”. L’ex pm di Catanzaro si augura che ”Fini e Berlusconi, invece di attaccare l’informazione libera di questo Paese, facciano ogni sforzo al fine di contribuire ad individuare politici, persone delle istituzioni, professionisti ed imprenditori che hanno realizzato o messo in sicurezza costruzioni che si sono frantumate come castelli di sabbia, e si impegnino concretamente affinche’ nel futuro – visto che loro non sono affatto estranei ad un "sistema politico" che governa da anni ed anni il nostro Paese – non succeda piu’ quanto di evitabile e’ accaduto in Abruzzo”.