Matrix, il rotocalco d’approfondimento condotto su Canale5 dal fondatore del Tg5, Enrico Mentana (foto), pare mutare aspetto nel periodo estivo, ma, di certo, non andrà in vacanza, “perché l’approfondimento non può andare in vacanza, anche se non faremo accanimento terapeutico nella scelta dei temi”, dichiara il presentatore. Infatti, lo scorso lunedì è andato in onda in prima serata una docu-fiction (in genere, Matrix va in onda in seconda serata) sulla strage di Erba, la carneficina compiuta nella cittadina lombarda da parte dei coniugi Romano ai danni di Raffaella Castagna, del suo bimbo, della madre e di una vicina, per motivazioni apparentemente futili, legate a liti condominiali. Matrix ha inaugurato questo nuovo corso, tentando di differenziarsi, almeno nelle modalità di racconto (non nei contenuti perchè quelli sono pressoché gli stessi) dai rivali storici di Porta a Porta. A quest’esperimento, probabilmente, verrà dato seguito, animando, con tanto di regista (in questo caso era l’italo-americano Giorgio J. Squarcia) ed attori, alcune famose “storie italiane”. Certamente, però, non il delitto di Cogne, per cui pare avere l’esclusiva Bruno Vespa. E proprio quest’ultimo, conduttore del “rivale” Porta a Porta, ha risposto al vetriolo alle precedenti affermazioni di Mentana circa la guerra degli ascolti tra le due trasmissioni. “Non voglio fare confronti con la concorrenza” – aveva detto Mentana, lasciando trasparire il confronto, da bravo giornalista, senza sbandierarlo direttamente – “e non voglio suscitare un vespaio io, ma Matrix non ha nessuno davanti a sé per gli ascolti. Ecco i dati: dal 26 settembre fino a giugno ha ottenuto una media del 18,7% sul totale degli individui, 19,2% sul target commerciale. Da gennaio la media sul totale è stata del 19,8%. Siamo leader assoluti”. Vespa, da par suo, non si era fatto scappare l’occasione per ribattere: “Non è vero, Porta a Porta ha registrato sempre una media del 19,70%, superiore a Matrix. Nelle 65 puntate andate in onda, noi ne abbiamo vinte 50, loro 15”. Ma la bagarre non finisce qua: Mentana, sentite le dichiarazioni di Vespa, ha ribattuto dicendo che “noi non abbiamo fatto paragoni. Ma la prossima volta daremo che abbiamo perso anche se non è vero, per lasciare tranquillo l’alveare”. Scintille, insomma, tra i due. Ma in Italia, si sa, i dati, qualunque ambito riguardino, se letti in un senso danno ragione ad uno, se letti nell’altro, danno ragione a un altro. A buon intenditor… (Giuseppe Colucci per NL)