I body scanner negli aeroporti potrebbero essere gravemente nocivi alla salute umana. A lanciare l’allarme è curiosamente un’associazione di emittenti locali.
Il Coordinamento Nazionale Nuove Antenne (CONNA), "nata per difendere l’emittenza locale, ha seguito nel tempo i vari studi volti ad accertate la nocività delle onde elettromagnetiche – partecipando anche ad alcuni convegni – in funzione dei limiti di installazione degli apparati di trasmissione e del posizionamento delle antenne dei propri associati", viene spiegato in una nota inviataci oggi. "In merito alla installazione di body scanner o scansionatori presso gli aeroporti, tutta l’attenzione è stata rivolta a possibili violazioni della privatezza, ma ben poca alla nocività dei raggi X e a quelli delle onde radio MMW (Millimeter Wave) tutt’ora sottoposte a studi circa la loro dannosità sul corpo umano. Tutti siamo a conoscenza delle precauzioni che gli stessi radiologi utilizzano durante l’emissione di raggi x (Röntgen) ponendosi a molti metri di distanza dalla loro sorgente: parlare di raggi X a bassa intensità fa sorridere per l’incompetenza, o diffidare, valutando il buon affare che già qualcuno pensa di concludere spendendo svariati milioni di euro reperiti con una tempestività inusitata. Per evitare la pericolosa e inaccettabile irradiazione dei passeggeri degli aeropporti, gli studi semmai devono essere orientati – senza lasciarsi prendere da parossistiche psicosi – verso gli scanner termici, già installati presso alcuni aeroporti giapponesi", conclude la nota del CONNA.