Le indiscrezioni pubblicate da NL a riguardo di correlazioni tra la pubblicazione del Piano DAB, prevista per la fine del mese di luglio 2022 (dopo un lavoro di cesello di Agcom che avrebbe consentito di superare almeno alcune delle criticità iniziali) e la questione delle interferenze FM sull’area adriatica, si rafforzano. Allo studio ci sarebbero, infatti, due iniziative estremamente invasive per la radiofonia analogica. Addirittura con copertura legislativa d’urgenza.
L’orizzonte degli eventi
Partiamo dall’inizio. La sequenza logica degli interventi di innovazione del sistema radiofonico italiano dovrebbe vedere l’approvazione del Piano DAB+, la conseguente procedura di assegnazione delle risorse ai consorzi e, solo successivamente alla conclusione (o meglio all’affermazione della diffusione in tecnica digitale), l’adozione degli interventi correttivi per le incompatibilità radioelettriche tra emittenti italiane ed estere, attraverso una procedura coordinata con Agcom.
La fascia adriatica
Problematiche, queste ultime, che, essenzialmente riguardano la fascia adriatica (la Svizzera entro un anno e mezzo dismetterà la FM, mentre Corsica e Malta appaiono sullo sfondo, almeno quanto a numero di casi di trattare).
Piano DAB+ e soluzione interferenze FM insieme
Secondo una fonte autorevole raggiunta da NL, l’ordine legislativo delle iniziative sopra descritto non sarebbe gradito e si vorrebbe che la soluzione delle problematiche FM precedesse la pubblicazione del Piano DAB+.
L’Italia digitale s’ha da fare. Insieme a quella analogica
Per questo motivo, sempre stando a quanto riferito a questo periodico dalla fonte, posto che la pubblicazione del Piano DAB+ non potrà essere posticipata, la stessa (pubblicazione) sarà accompagnata da due iniziative che, nei fatti, realizzeranno un Piano FM sotto diversa forma.
-50% della potenza in scheda
Parliamo dell’ipotesi di una riduzione generalizzata (inserita nell’ambito di un decreto legge sul risparmio energetico) delle potenze di emissione FM nella misura del 50% (in sostanza, un dewattaggio definitivo di -3dB della potenza in scheda di tutti gli impianti eserciti). Diminuzione che, secondo molti tecnici interpellati da NL, si tradurrebbe in un risparmio economico risibile a fronte di sacrifici di copertura enormi.
Oltre 1200 impianti FM incompatibili
Ma l’operazione, come detto, sarebbe integrata anche da un altro intervento: l’eliminazione di oltre 1200 impianti FM ritenuti incompatibili con le emissioni estere lungo l’adriatico.
Niet
Tali iniziative sarebbero state anticipate nei giorni scorsi dal Ministero dello Sviluppo Economico ad alcune rappresentanze degli editori, che le avrebbero respinte con ferma determinazione, ritenendole un vero e proprio avvio di pianificazione dalla FM a danno di tutto il sistema ed in contrasto con la normativa vigente.
Agosto bollente, il ritorno
Insomma, esattamente a 12 mesi di distanza, si ripropone il (tentativo di) blitz nei confronti della FM che NL aveva svelato con uno scoop risvegliando l’attenzione degli operatori.
Osservatorio blitz
Torneremo ovviamente sul tema nei prossimi giorni.