Il pluralismo dell’informazione non si tocca, i soldi a giornali e agenzie di stampa nemmeno. A sostenere questa tesi non è un qualsiasi esponente di un qualunque sindacato dei giornalisti, ma il presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti. Durante una confidenziale (ma evidentemente non troppo) conversazione in aereo, infatti, Bertinotti ha rivelato ad un giornalista di essere assolutamente contrario al taglio di fondi che la Finanziaria ha in progetto per le agenzie di stampa. Secondo Bertinotti si tratterebbe di un grave danno al pluralismo dell’informazione, condizione necessaria perché il nostro paese non “inciampi” in qualche manifestazione antidemocratica, come in passato è avvenuto. Oltretutto, nella situazione caotica che si è venuta a creare intorno ai giornalisti per il mancato rinnovo del contratto di lavoro. “Gli operatori dell’informazione già soffrono per i problemi riguardanti il rinnovo del contratto” – ha spiegato al suo interlocutore l’ex segretario di Rifondazione comunista – “una misura restrittiva in tal senso risulterebbe certamente dannosa non solo per l’operato dei giornalisti, ma anche per il bisogno di una larga e plurale capacità di informazione sui fatti del paese”. Niente tagli alla stampa, quindi, propone Bertinotti. Anche perché le già povere tasche dei giornalisti proprio non potrebbero sopportarlo. (G.C. per NL)