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”Stamattina si è trattato in Parlamento di aiuti da dare alla stampa, anche a quella dei partiti politici. Abbiamo naturalmente recriminazioni e proteste da ciascuno. Però, quando i soldi non ci sono e si è obbligati a questo, non conosco altro sistema che quello di tagliare le spese”.
Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando in conferenza stampa a Napoli includendo i tagli all’editoria come parte della ”opera di risanamento dei conti dello Stato che è indispensabile”. (ANSA)
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha dichiarato:
“L’editoria e l’informazione sono valori essenziali per la vita di un Paese e per questo meritano la giusta considerazione e sostegno da parte dello Stato. I contributi all’editoria hanno un senso in Italia e nei paesi democratici e quindi ci meraviglia che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, utilizzi dichiarazioni sul tema dei tagli come fossero spot di facile consumo. Uno Stato che non ottemperi agli impegni assunti per legge e falcidi i conti delle imprese di un settore così importante come quello dell’editoria, rischia di essere protagonista di un vero e proprio dissesto di sistema. Le voci del pluralismo informativo sono messe in ginocchio da queste decisioni e la stessa industria commerciale rischia di finire in un vortice, secondo noi, ben più grave di quello dell’Alitalia. In base a queste ultime dichiarazioni abbiamo chiesto un incontro urgente al Presidente del Consiglio per manifestargli tutte le nostre preoccupazioni su una questione che vede in bilico decine e decine di testate giornalistiche e centinaia di posti di lavoro”.