Roma – BBC sta diventando una spina nel fianco per la maggior parte delle televisioni pubbliche europee. Il suo dinamismo tecnologico è senza eguali e rischia di diventare un paradigma per le altre radiotv di stato difficile da seguire: l’ultima avventura prevede la distribuzione gratuita dei suoi contenuti video tramite gli hot-spot nazionali di The Cloud.
In pratica, l’utenza britannica potrà accedere liberamente alla piattaforma iPlayer sfruttando i 7500 accessi WiFi sparsi sul territorio. E se fino a poco tempo fa la riproduzione dei filmati e quant’altro era limitata ai soli utenti Windows, entro la fine dell’anno saranno dischiuse le porte dell’archivio BBC anche al mondo Apple Mac e Linux. Un risultato possibile grazie al recente accordo con Adobe che, con lo sviluppo di un nuovo player basato su Flash, consentirà lo streaming via browser, il video-on-demand, lo sharing dei video con gli amici e l’embedding su blog o siti.
Come riporta la stessa BBC News, la partnership con The Cloud consentirà di allargare ancora di più la base di potenziali utenti del servizio. “Questo è il primo di uno dei tanti accordi che speriamo di stringere con gli operatori WiFi”, ha dichiarato Ashley Highfield, direttore del Dipartimento Future Media and Technologydi BBC. “Per noi l’elemento chiave è che non è richiesto alcun abbonamento. Gli utenti potranno disporre di tutti i contenuti presenti su bbc.co.uk; guardare un episodio della serie preferita sorseggiando un caffè o, se non è il momento, scaricarlo e vederlo più tardi”.
Il contratto con The Cloud indica un servizio completamente gratuito, almeno per quanto riguarda l’accesso e la navigazione sul sito della BBC. Inoltre, sebbene l’utilizzo del servizio sia stato pensato per utenze notebook, non è escluso che in futuro venga concessa la fruizione tramite dispositivi portatili come Sony PSP e smartphone.
Per Highfield l’utilizzo del wireless e della tecnologia Flash sono senza dubbio un passo verso il mondo web 2.0 e l’accessibilità. “L’accordo con Adobe permetterà di aumentare il numero di piattaforme compatibili con il servizio”, ha sottolineato Erik Huggers, dirigente del Future Media and Technologydi BBC. I numeri, al momento, sembrano confermare la bontà del progetto: le stime indicano in circa 250 mila il numero di unique user settimanali del servizio iPlayer. Un risultato che BBC vuole raddoppiare entro il prossimo aprile 2008.
Nelle stanze della dirigenza, comunque, si pensa già all’alta risoluzione per migliorare ulteriormente l’appeal del servizio. “Dato che lo spettro del digitale terrestre gratuito (Freeview) sarà limitato almeno fino al 2012, crediamo che la soluzione web sia lo strumento migliore per portare l’alta risoluzione ad un maggior numero di persone”, ha spiegato Highfield. Non a caso BBC è già in contatto con i service provider per valutare il potenziale impatto dell’alta risoluzione sulla banda disponibile. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di programmare i contenuti HD solo di notte, quando il traffico è basso. “Non crediamo che possa esserci un impatto negativo sulle infrastrutture anglosassoni. Sono certamente all’altezza di questo livello di domanda”, ha concluso Highfield.
Dopo British Telecom e FON, adesso BBC, The Cloud e Adobe. Le bianche scogliere di Dover si fanno sempre più piccole per chi le osserva dal Continente.
Dario d’Elia