Banda larga mobile nella Ue, un business da 10 miliardi

Lo dice la Gsm Association, secondo cui il traffico dati è cresciuto del 75% negli ultimi dodici mesi e il volume d’affari complessivo generato dagli operatori è prossimo ai 10 miliardi di euro


Il Sole 24 Ore

Nell’Europa dell’Unione l’accesso a Internet, alla posta elettronica e a programmi e servizi multimediali da terminali mobili (cellulari e computer) piace, sempre di più. Lo dice la Gsm Association, secondo cui il traffico dati è cresciuto del 75% negli ultimi dodici mesi e il volume d’affari complessivo generato dagli operatori è prossimo ai 10 miliardi di euro. La diffusione capillare delle reti wireless ad alta velocità è alla base di questo atteso boom, il fatto che i prezzi dei servizi sia in qualche caso addirittura inferiore a quello degli equivalenti pacchetti di connettività su rete fissa il volano che ha dato il là a una sostanziosa corsa in avanti della domanda. Un ulteriore “driver” di questo mercato è la diminuzione dei costi per il roaming, terreno sul quale la Commissione europea ha mosso importanti passi “coercitivi” negli ultimi tempi. Il risultato è evidente: le bollette di chi si muove da un Paese all’altro per lavoro o per diletto scendono e la quantità di messaggi e-mail e Sms è in costante aumento, così come la disponibilità di piani tariffari flat (anche nell’ordine dei 15 euro mensili), più efficaci per aziende e privati sotto il profilo del controllo dei costi.
Gli effetti sul mercato di questa (tanto attesa) affermazione dei servizi a banda larga in mobilità è ben testimoniato da quanto sta succedendo nel Regno Unito. Stando infatti a una ricerca realizzata dal sito specializzato You Gov, entro il 2010 il numero di connessioni broadband su reti senza fili supereranno quelle via cavo e già oggi un utente su dieci accede al Web da notebook o smartphone attraverso una linea mobile. I prezzi in continua discesa dei servizi di connettività è senz’altro uno dei fattori chaive di questa nuova tendenza ma anche la diffusione capillare dei pc portatili giocherà un ruolo importante. Nel 2007 (i dati sono della società di analisi Telecompaper) sono stati infatti circa sei milioni coloro che in Europa occidentale hanno utilizzano chiavette (come quella lanciata ieri da Yahoo! con 3 Italia) o schede ad alta velocità per collegarsi a Internet dal proprio notebook, un numero che costituisce circa l’8% degli utenti 3G complessivi e l’1% degli utenti mobili totali. Un numero destinato a crescere esponenzialmente.

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