Secondo i dati elaborati e rilasciati dall’Anti Fraud Command Center (Afcc) di Rsa, divisione sicurezza di Emc, le frodi online nel mondo sono in forte aumento. Le analisi, basate naturalmente sui primi mesi del 2008, mostrano differenze significative rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno scorso. Stando infatti ai risultati si sarebbe passati dalla media di 150-160 a quella di 180 frodi via web al mese. Inoltre è da sottolineare che, gli attacchi sferrati dai pirati informatici avrebbero come obiettivo, almeno nella maggior parte dei casi, banche ed istituti finanziari. I fenomeni più sfruttati nel settore sono quelli tecnicamente denominati “phishing” (dall’inglese “fishing” pescare, spillare) e “pharming” (una delle tante tecniche di cracking dei sistemi, che permettono di accedere ai dati personali): entrambi agiscono con l’intenzione di recuperare i dati sensibili o privati (nome utente, password, numero di carte di credito ecc.) degli utenti selezionati come target e lo studio di Afcc sembra dimostrare che ci riescano anche piuttosto bene. Infatti, il mercato dei ricavi del cyber crime è attualmente stimato intorno ai 3,2 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti sono il paese che subisce tendenzialmente più attacchi; l’Italia è già al quinto posto, una collocazione rilevante se considerato che la classifica divulgata è mondiale. Comunque sia, riconoscere il malfattore non è sempre semplice, ma possibile. Ed è sicuramente importante analizzare attentamente qualunque e-mail sospetta che chieda esplicitamente di digitare in qualche apposito modulo preconfezionato informazioni personali, in nessuno modo divulgabili. Attenzione quindi agli indirizzi e-mail, talvolta diversi per una sola lettera o numero, ma allo stesso modo estremamente pericolosi. (Marco Menoncello per NL)