Pare che il ripristino dell’IVA al 20% sul canone di abbonamento di Sky, introdotto dal governo con decreto legge, stia mettendo in ginocchio l’Italia. Già, perché, da qualche giorno, non si parla d’altro. Altro che crisi internazionale; altro che benzina che non scende nonostante il petrolio ai minimi, o pane ancora caro sebbene la farina sia in picchiata: sembra che gli italiani si strappino le vesti perché l’IVA agevolata del 10% sulla pay tv, introdotta al tempo per incentivare il consolidamento della tv satellitare, è stata soppressa. E dagli al conflitto d’interessi di Berlusconi, che – urla una Sinistra all’ammazzacaffè – vuole boicottare il digitale satellitare per promuovere quello terrestre. E giù sull’aggressione al pluralismo informativo e sul duopolio RAI-Mediaset. Per fortuna (si fa per dire) che all’estero hanno altro di più serio a cui pensare. Altrimenti sai che ulteriori grasse risate su di noi italiani? Forse ha ragione il CNT di Costantino Federico: i piagnistei di Murdoch sanno di ipocrisia. Come mai i ripetuti aumenti spontanei degli ultimi anni del canone Sky (ben superiori a quello che ora viene fatto passare come una frustata sulla schiena degli italiani) sono intervenuti nella totale indifferenza? Il punto è che chi può permettersi la pay tv, nella stragrande maggioranza dei casi rimarrà indifferente anche a questo aumento, che, perlomeno, avrà il retrogusto di un beneficio sociale, a differenza dei precedenti. E se poi la vogliamo dire proprio tutta: perché Murdoch non fa il bel gesto ed anticipa quelle campagne promozionali che tutti sanno essere già programmate in prossimità dello switch off analogico/digitale per accalappiare gli indecisi tra digitale satellitare e terrestre, assorbendo con uno sconto sull’abbonamento il rincaro dell’IVA? I benefici in termini di immagine sarebbero notevoli e forse addirittura invoglierebbero taluni ad avvicinarsi anzitempo all’operatore pay. Invece no, meglio, molto meglio, approfittare della ghiotta occasione per fare di un sacrosanto intervento di natura fiscale (che una volta tanto pesca nelle tasche dei più abbienti) una campagna politica contro il governo. Ad usum delphini.