Sono stati diffusi i dati Auditel riferiti al 2007 delle emittenti televisive locali. Quello appena trascorso è stato un anno piuttosto negativo per le televisioni private e locali italiane, con un andamento certamente peggiore al nord che al sud, per una molteplicità di ragioni. Come spiega Maurizio Giunco, presidente della Frt, federazione delle radio e tv locali, infatti, si tratta di “un insieme di fattori”, dei quali “il primo è evidentemente la concorrenza della televisione satellitare, ma non solo. Il digitale terrestre va avanti a piccoli passi ma cresce. Le emittenti locali, nella loro generalità, sono monopiattaforma, trasmettono sul terrestre analogico, a differenza delle offerte nazionali che sono multipiattaforma e quindi si trovano sul satellite”. Non è solo questo, evidentemente, il motivo della disparità di successo tra settentrione e meridione, però. “C’è un secondo fattore molto importante – spiega ancora Giunco – le emittenti meridionali hanno una programmazione più tematica rispetto a quelle del nord. Sono generalmente molto più attente alla cultura delle loro regioni, svolgono una funzione vera di emittenza locale”. Il generalismo delle emittenti locali del nord, allora, finisce per penalizzarle, mettendole in competizione con le tv in chiaro nazionali.
Osservando i dettagli, però, si osserva un calo dell’emittente regina, la pugliese Telenorba, che dopo l’exploit del 2006, durante il 2007 ha perso qualcosa, tornando ai livelli d’ascolto del 2005: 25.201 spettatori nel giorno medio e 1.302.200 contatti mensili. La pizza d’onore spetta per il 2007 alla campana Telecapri che, a differenza della concorrente, vede incrementare i propri ascolti, pur non arrivando al punto di poter competere con la superpotenza di Luca Montrone: ascolto medio a quota 17.705, contatti medi a 1.231.178. Al terzo posto troviamo la prima tv del nord, Telelombardia. Quest’ultima, assieme alla “sorella” Antennatre (nono posto), entrambe appartenenti al gruppo Parenzo, perdono punti: rispettivamente, 5,4% e 6,3% nell’ascolto medio. Restando nelle “top ten”, ma scendendo di qualche posizione, registriamo un risultato eclatante per Videocalabria, emittente crotonese, emblema del discorso proposto da Giunco, ossia delle rappresentatività delle emittenti locali del sud rispetto al proprio territorio. Videocalabria ha guadagnato ben il 78% di ascolti nel 2007, passando dai 4.400 del 2006 ai 7.900 dell’anno passato. Tirando le somme, quello appena trascorso è stato un annus horribilis per l’emittenza televisiva locale, con qualche piacevole eccezione al sud. (L.B. per NL)