(Pubblicità Italia) – Oggi l’Agcom darà direttive su Audiradio, in particolare sui temi della governance e la trasparenza: l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni presieduta da Corrado Calabrò pubblicherà infatti oggi la delibera 7509 Csp, che conclude l’indagine avviata alcuni mesi fa su sollecitazione della Rea, associazione di piccoli editori radiofonici.
“Abbiamo accolto in parte le istanze della Rea – anticipa il commissario Agcom Sebastiano Sortino –: la governance di Audiradio dovrà aprirsi a rappresentati delle radio locali, sia nel consiglio che nel comitato tecnico, e dovrà aumentare anche la trasparenza della ricerca sugli ascolti radiofonici, con una migliore selezione del campione di persone intervistate. Non abbiano invece accolto la denuncia della Rea in merito alla metodologia della ricerca: è facoltà di Audiradio di apportare innovazioni per rendere la propria indagine sempre più accurata e sofisticata, sta poi alle singole radio decidere se avvalersi o meno di particolari approfondimenti (il riferimento è ai nuovi Diari, di ascolto, i cui risultati sono stati presentati la scorsa settimana, vedi Today dell’8 maggio, ndr)”. Ma la stessa Rea, per bocca del suo presidente Antonio Diomede, si dichiara “scettica” sui provvedimenti che saranno adottati: “Dal nostro punto di vista l’Autorità presieduta da Calabrò non è credibile, visto che ha tradito sé stessa, non adempiendo all’impegno che essa stessa aveva preso tre anni fa di nominare un suo rappresentante nel comitato tecnico di Audiradio, a garanzia della trasparenza”. Diomede parla di “viglianza inesistente” su Audiradio da parte dell’Agcom, che pure sarebbe tenuta a vigilare. “Le nostre speranze sono riposte nell’Antitrust – afferma il presidente della Rea –: anche l’Autorità presieduta da Antonio Catricalà ha infatti avviato un’indagine su nostra denuncia, e sta lavorando con grande serietà, in modo approfondito, analizzando a fondo il funzionamento del comitato tecnico Audiradio. Ci aspettiamo una pesante multa alla società presieduta da Felice Lioy per come conduce la ricerca sugli ascolti, tutta a vantaggio dei grandi network pubblici e privati. Le piccole radio sono sulla soglia della sopravvivenza, private di risorse pubblicitarie. Vorremmo una ricerca sugli ascolti tagliata anche sulle piccole radio. Non abbiamo la forza di finanziarla da soli, solo l’Antitrust può ‘prescriverla’ ad Audiradio”. (F. C.)