Si è tenuto lo scorso 21 ottobre il direttivo dell’Associazione Radio FRT con all’ordine del giorno la situazione di Audiradio, lo stato della trattativa per il rinnovo del CCNL e la determinazione dei bacini di utenza per il digitale radiofonico.
"La discussione intorno ad Audiradio ha impegnato a lungo il direttivo che ha espresso profonda preoccupazione per il futuro della stessa indagine", fa sapere l’associazione. "A riguardo il Consiglio ha assunto una unanime posizione sia per le risultanze dell’indagine 2010 sia per le problematiche relative a quella del 2011. In sintesi non viene condivisa la pubblicazione dei dati di ascolto CATI, per l’anno 2010, relativi alle sole emittenti locali, poiché di fatto viene ad essere compromessa l’intera validità dell’indagine con evidente danno anche per la stessa emittenza locale. Per l’indagine 2011 il direttivo, in mancanza di riscontri precisi, non si è pronunciato circa la metodologia da adottare, ha però rilevato che le linee guida deliberate dal Consiglio di Amministrazione di Audiradio del 16 settembre scorso non sono coerenti con le indicazioni ricevute dall’AGCOM. Il consiglio ha dato mandato al Presidente Giovannini di rappresentare formalmente al Presidente di Audiradio, Vitelli, le deliberazioni assunte e sollecitare lo stesso a porre in essere gli adempimenti atti a consentire l’ingresso di un rappresentante delle radio locali FRT nel Consiglio di Amministrazione di Audiradio. Le trattative per il rinnovo del CCNL hanno subito un breve rinvio, poiché su alcune richieste delle O.O.S.S. non si è trovato un accordo unanime. La delegazione datoriale si è riservata di elaborare un documento unitario da presentare ai sindacati in una prossima riunione fissata per il 12 novembre. Per il digitale radiofonico l’AGCOM ha proceduto ad ascoltare singolarmente le associazioni di categoria per l’applicazione del disposto dell’art.13 del Regolamento. In apposita audizione è stato chiesto di far pervenire le indicazioni circa la pianificazione dei bacini di utenza. Il direttivo in proposito ha nuovamente espresso le proprie perplessità sulle reali possibilità di sviluppo del digitale in mancanza delle frequenze necessarie per tutte le emittenti nazionali e locali a fronte di oltre 1400 domande presentate per fornitori di contenuti. Il consiglio ha deliberato unanimemente di rappresentare all’AGCOM l’indicazione di una pianificazione dei bacini che non si discosti da quella operata per i bacini televisivi", conclude la nota del soggetto portatore di interessi diffusi.