Era attesa per oggi (giovedì) la pubblicazione dei nuovi dati sull’ascolto radiofonico italiano, in forte ritardo. E invece la società di rilevazione non ha ancora provveduto. E non si capisce perché.
In rete se ne sono lette e se ne leggono di tutti i colori, da Dagospia alla frequentatissima mailing list Talkmedia (moderata dal giornalista Nicola Franceschini che, peraltro, è il commentatore ufficiale dei dati Audiradio per questo periodico e per Millecanali), passando per forum di varia natura ed estrazione. C’è chi si attende crolli degli ascolti delle reti pubbliche e chi invece profetizza una crescita delle stesse; chi pronostica forti fluttuazioni delle private nelle alte posizioni (a prescindere dal formato) e chi presagisce movimentazioni premianti le radio giovani piuttosto che quelle adulte (e chi vaticina la situazione opposta); c’è infine chi ha dibattuto nei forum radiofonici circa possibili avvicendamenti importanti tra le nazionali minori a fronte di stabilità in vetta. Per i dietrologi, come prevedibile, le alterazioni supposte avrebbero indotto il comitato tecnico della società di rilevazione a disporre verifiche e controverifiche ritardando così la pubblicazione. In verità, come è del resto ovvio che sia, il motivo dell’incredibile ritardo è ignoto e potrebbe probabilmente essere collegato al cambio di metodologia. L’Indagine è infatti ora articolata in cicli trimestrali paralleli, con la tradizionale formula telefonica e quella, nuova, dei panel – diari. Il calendario della prima indagine (30.000 interviste) ha previsto il primo trimestre da sabato 9 gennaio a venerdì 2 aprile; il secondo da sabato 10 aprile a venerdì 18 giugno; il terzo da sabato 19 giugno a venerdì 8 ottobre compresa la pausa nel mese di agosto; il quarto da sabato 9 ottobre a venerdì 17 dicembre. L’indagine integrativa panel – diari (3.600 diari) ha invece disposto la decorrenza del primo trimestre da sabato 23 gennaio e la conclusione il venerdì 26 marzo; il secondo è stato articolato da sabato 17 aprile a venerdì 18 giugno; il terzo, da sabato 19 giugno a venerdì 1 ottobre, compresa la pausa nel mese di agosto; il quarto da sabato 9 ottobre a venerdì 10 dicembre. L’analisi coi panel – diari è stata studiata con la finalità di avvicinare lo strumento di misurazione dell’ascolto radiofonico a quello tipico televisivo, tracciando compiutamente, per esempio, il gradimento delle trasmissioni nel quarto d’ora, al fine di accertare, oltre all’appeal dell’emittente nel suo complesso, anche il singolo programma, come appunto avviene con Auditel. La differenza sostanziale, ovviamente, sta nel fatto che mentre Auditel usufruisce del meter, cioè di un sistema elettronico ed automatico, il diario radiofonico presuppone una compilazione manuale e cartacea da parte di 3.600 ascoltatori impegnati giornalmente, con tutti i limiti e i rischi che ciò importa e che potranno forse già essere accertati nel primo ciclo. Sta di fatto che la snervante attesa delle risultanze della nuova indagine da parte degli operatori si protrarrà ancora. (A.M. per NL)