Dopo la segnalazione di questo periodico, il caso della soglia di significatività novata per Audiradio 2009 sta cominciando a generare profondi malumori nel settore radiofonico. Per parte nostra abbiamo inviato una richiesta di commento alla vicenda ad Audiradio che, tuttavia, è rimasta del tutto silente.
Intanto, l’associazione di emittenti REA ha preso posizione sulla questione con il seguente comunicato.
La società Audiradio ha comunicato alle emittenti radiofoniche che per l’indagine 2009, come per il 2008, si avvarrà di 120.000 interviste telefoniche suddivise in sei bimestri e che il lavoro partirà il 10 gennaio 2009 mentre il tempo utile per le iscrizioni scadrà 15 dicembre 2008. Ammesso, ma non concesso, che le 20.000 interviste bimestrali siano congrue per avere un dato significativo di indagine e che le interviste siano eseguite con perfetta “neutralità” (ossia senza influenzare l’intervistato per indurlo a scegliere questa o quell’altra emittente), la decisione di Audiradio d’innalzare i “casi di ascolto” per giorno medio “da 24 a 30 affinchè si possa avere diritto alla “pubblicazione del proprio dato di ascolto” è preoccupante. Le ragioni di tale preoccupazione sono state spiegate dal Presidente della REA, Antonio Diomede, nella lettera indirizzata all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che per legge ha poteri di controllo e
verifica sulla metodologia impiegata in materia di indagini di ascolto e sondaggi, invitando la medesima Authority a farsi carico di concertare il chiarimento con Audiradio. E’ improbabile che Audiradio venga a chiarire le sue decisioni ma il tentativo andava fatto prima di rendere operative le progettate forti azioni di protesta che la REA ha in mente di sviluppare a partire già dalla prossima settimana (…)