. Il vero trionfo è quello di Virgin, un “brand” nuovo all’interno della radiofonia italiana nazionale che ha saputo conquistare una specifica ed ampia nicchia, amante del rock e – forse – anche della scarsa percentuale di parlato. Il successo dell’emittente, abbinato ad una discreta tenuta di Radio Monte Carlo, ha fatto sì che le seconde reti di Finelco abbiano superato le corrispondenti di casa Elemedia. A quest’ultimo gruppo, tuttavia, rimane la leadership di Radio Deejay, tallonata da diverse concorrenti, ma ancora ben salda ai vertici tra le “private”.
Analizzando meglio i singoli dati e soffermandoci in particolare sui dati del primo semestre nel giorno medio ieri, troviamo come sempre in testa Radio1 con 6.990.000 ascoltatori, ben 374.000 in più rispetto allo scorso anno. A seguire, la già citata Deejay (5.475.000, -100.000) ed un dignitoso terzo posto per RTL 102.5 (5.325.000, +354.000).
Pressochè stabile Radio2, che continua a risentire delle oscillazioni in base alla presenza o meno di Fiorello in onda (5.235.000, -35.000), mentre RDS conclude la prima parte della classifica con un lusinghiero 5.133.000 (+373.000). A notevole distanza, con 3.942.000 troviamo una invariabile Radio 105 (+4.000), costantemente affiancata da Radio Italia Solo Musica Italiana (3.856.000, +195.000).
Ancora un salto, per avvicinarci alle reti che ruotano a ridosso dei due milioni. Prima, fra le tante, Radio Kiss Kiss la quale – dopo un continuo trend positivo – si assesta a 2.246.000 (-95.000), a ormai poca distanza da Radio 24 (2.167.000) che in un anno ha incrementato l’ascolto di ben 316.000 unità. Qualche passo avanti anche per R101 (2.033.000, +138.000) che chiude la top ten.
Undicesimo posto per Radio3 (1.974.000, +132.000), mentre Radio Monte Carlo – dopo aver affrontato un anno altalenante – riprende ad avvicinarsi al dato dello scorso anno con 1.847.000, pur trovandosi con 64.000 contatti in meno. Nessuno scossone particolare per Radio Maria (1.765.000, -41.000), mentre la new entry Virgin debutta con ben 1.657.000, superando una Capital che ancora sembra non aver trovato la sua nuova dimensione (1.656.000, -188.000).
Incoraggiante invece il dato di m2o (1.445.000, +117.000), probabilmente favorito dal target specifico a cui l’emittente si rivolge, e che non trova altre corrispondenti tra le “nazionali”. La classifica termina con Isoradio, finalmente in crescita (1.216.000, +127.000), mentre poco cambia per Radio Radicale (543.000, -8.000) ed il Notturno Italiano (129.000, -6.000). (Nicola Franceschini per NL)