di Nicola Franceschini
In attesa di un 2007 che sarà contraddistinto da 6 rilevazioni e da un numero maggiore di intervistati, sono diverse le emittenti che possono gioire dell’anno appena terminato.
Ai vertici, nel giorno medio ieri, si mantengono Radio1 e Radio Deejay rispettivamente con 6.762.000 contatti (+419.000 rispetto a dodici mesi fa) e 5.651.000 (+146.000). Il risultato, sicuramente interessante, potrebbe sembrare irrilevante tuttavia se confrontato a quello di Radio2. La seconda rete Rai ha incrementato di ben 1.463.000 ascoltatori il dato del secondo semestre 2005, passando da 4.077.000 a 5.540.000.
Sensibile aumento per RTL 102.5, ora al quarto posto con 5.191.000 (+923.000). La capitolina RDS, anch’essa in crescita, non tiene il passo dei “very normal people” e si ferma a 5.091.000 (+541.000). Buona performance per Radio 105, oggi a quota 3.727.000 (+156.000), mentre Radio Italia Solo Musica Italiana arresta il trend negativo e torna a crescere (3.366.000, +100.000).
Conquista l’ottavo posto Radio Capital (2.051.000, +39.000) che per la prima volta supera – seppur di poco – Radio Monte Carlo (2.043.000, +3.000). Chiude la top ten, accedendovi per la prima volta, Radio Kiss Kiss. Il network partenopeo, forte di un’annata ricca di investimenti in frequenze e immagine, passa da 1.444.000 a 1.988.000, incrementando i contatti di 544.000 unità.
Poche (o di minore rilevanza) le variazioni che seguono: Radio3 (1.891.000, +27.000), Radio24 (1.774.000, +203.000), Radio Maria (1.712.000, -74.000).
Al quattordicesimo posto, entra R 101. La radio del gruppo Mondadori non era ancora rilevata lo scorso anno, ma – rispetto al primo semestre – ha osservato una lieve crescita. Oggi ottiene 1.401.000 contatti.
Chiudono la classifica dei network Isoradio (1.119.000, +48.000), m2o (1.106.000, +133.000), Radio Radicale (573.000, +113.000) e, sempre più fanalino di cosa, il Notturno Italiano (109.000, -40.000).
Complessivamente, l’ascolto della radio e soprattutto delle emittenti nazionali si consolida sempre più in alto. Se in parte questo può essere dovuto ad un legame più stretto del pubblico nei confronti del mezzo, è innegabile attribuire la crescita anche in seguito alla riduzione di molti soggetti locali. Il 2006 ha ridimensionato diverse superstation e syndication a vantaggio di reti nazionali che ne escono più forti in immagine e soprattutto copertura.
Per Audiradio, dunque, si prospetta un 2007 importante al fine di monitorare l’andamento di questo trend.