La ricerca MIDAS Summer 2024 di RAJAR (Radio Joint Audience Research, l’istituto che cura la rilevazione dell’ascolto radiofonico nel Regno Unito) evidenzia come e dove gli utenti britannici consumano contenuti audio, tra radio, podcast e musica on demand, in un panorama digitale sempre più connesso.
Emblematica la distribuzione dell’ascolto radiofonico per vettori: 45% DAB, 34% sulle piattaforme IP eterogenee (quindi con matrice comune lo streaming) e solo 21% la AM/FM.
Sintesi
La ricerca MIDAS Summer 2024, condotta da RAJAR (qui per la consultazione), fornisce un quadro dettagliato sul consumo di contenuti audio nel Regno Unito.
I risultati mostrano che il 96% degli adulti (15+ anni) ascolta contenuti audio ogni settimana, con una media di 27,5 ore settimanali dedicate all’ascolto. La live radio domina ancora il panorama con il 68% del tempo d’ascolto, ma piattaforme di somministrazione di musica on demand e podcast stanno crescendo rapidamente, soprattutto tra i giovani. L’ascolto streaming (tramite dispositivi connessi alla rete Internet) è in continua espansione, raggiungendo il 70% della popolazione adulta, con gli utenti che ascoltano mediamente 17 ore a settimana. Si pensi che per la radio il peso dello streaming è salito al 34%, secondo solo al DAB, che si pone al 45%, mentre i vettori via etere analogici AM/FM gravano solo per il 21%.
L’audio digitale si conferma quindi come parte integrante della vita quotidiana, accompagnando gli utenti in diverse attività e ambienti.
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La potenza dell’audio: un’abitudine consolidata
Il consumo di contenuti audio nel Regno Unito continua a crescere. La ricerca MIDAS Summer 2024 rileva che il 96% della popolazione adulta ascolta regolarmente audio ogni settimana, confermando l’importanza della macro-categoria (che assomma radio, music on demand, podcast, audiolibri) nella vita quotidiana.
27,5 ore a settimana dedicati all’audio
In media, gli ascoltatori dedicano 27,5 ore a settimana all’audio.
Consolidamento delle abitudini di fruizione multipiattaforma
Una cifra che sottolinea quanto i contenuti audio siano radicati nelle abitudini degli utenti, grazie anche alla varietà di piattaforme disponibili.
Live radio ancora regina dell’ascolto
Nonostante la crescita delle audio alternative digitali, la radio lineare continua a dominare l’ascolto audio, rappresentando il 68% del tempo totale dedicato a tali contenuti. La radio si conferma come un’importante mezzo di compagnia e informazione.
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Medium da adulti
E ciò soprattutto nelle fasce di età più alte (soprattutto i 55+), che dedicano la maggior parte del loro tempo di ascolto audio alle stazioni radiofoniche tradizionali (cioè lineari).
Vettori radiofonici: digitale al 79%, analogico 21%
Molto interessante la ripartizione per vettori, con un peso assoluto del digitale al 79%, ripatito tra DAB (45%) e streaming eterogeneo (34%) e solo del 21% per l’analogico (AM/FM).
On demand music
La musica on demand rappresenta il 16% del tempo d’ascolto complessivo e si conferma la scelta preferita dei giovani tra i 15 e i 24 anni.
Scelta dei giovani
I dati mostrano che quasi la metà degli ascoltatori di on demand music ha meno di 35 anni, e che il 67% dei giovani tra i 15 e i 24 anni utilizza regolarmente servizi come Spotify e Apple Music.
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15 ore settimanali
Questi utenti ascoltano musica per circa 15 ore settimanali, spesso durante attività sociali o mentre studiano.
Podcast: trend in ascesa
I podcast continuano a crescere in popolarità, con il 23% della popolazione che li ascolta settimanalmente.
7 ore alla settimana al parlato non lineare…
Gli ascoltatori dedicano in media 7 ore a settimana al parlato on demand, con una crescita del 27% rispetto al 2022.
… che crescono fino a 9 tra i 15-24enni
La fascia di età che guida questo trend è quella dei 15-24 anni, che dedica fino a 9 ore settimanali ai podcast, spesso durante momenti di relax o in viaggio.
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Bene audio connesso
Un dato particolarmente interessante è l’espansione dell’audio connesso, che include tutte le forme di ascolto tramite dispositivi connessi a Internet come smart speaker, smartphone e computer.
70% della popolazione nel 2024 (+6%)
Questa modalità d’ascolto ha raggiunto il 70% della popolazione nel 2024, in aumento del 6% rispetto al dato rilevato nella primavera dello stesso anno.
17 ore a settimana di consumo digitale
Gli ascoltatori di audio connesso trascorrono in media 17 ore a settimana consumando contenuti su piattaforme digitali.
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Catch-up: uno zoccolo duro di appassionati…
Un segmento significativo del mercato audio è rappresentato dalla radio catch-up, ovvero la possibilità di riascoltare contenuti radiofonici on demand.
5 ore alla settimana da parte del 10% della popolazione
Circa il 10% della popolazione fa uso di questi servizi settimanalmente, ascoltando per 5 ore a settimana.
… soprattutto 55+
Questo tipo di ascolto è preferito dai 55+, che spesso sfruttano la flessibilità del catch-up radio per seguire i loro programmi preferiti in momenti diversi rispetto alla diretta.
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Il ruolo sociale dell’audio
La rilevazione MIDAS Summer 2024 rimarca come l’audio non sia solo intrattenimento, ma accompagni le persone in varie attività della loro vita quotidiana.
Relax, compagnia e informazione
Secondo la ricerca, l’ascolto di contenuti audio serve principalmente a rilassarsi, migliorare l’umore o tenersi informati. Molti utenti utilizzano i contenuti audio per sentirsi meno soli, soprattutto nel caso della radio, mentre i podcast e la musica on demand sono più associati a momenti di riflessione e apprendimento personale.
Il futuro dell’audio è connesso
Il panorama dell’audio digitale sta evolvendo rapidamente, trainato dalla diffusione di dispositivi connessi e dalla crescente domanda di contenuti personalizzati. Mentre la radio dal vivo mantiene una posizione dominante, servizi come la musica on demand e i podcast continuano a conquistare nuove fasce di pubblico, soprattutto tra i giovani.
Medium flessibile
Con un ascolto sempre più integrato nella vita quotidiana e distribuito su molteplici piattaforme, l’audio digitale si conferma come un medium in grado di adattarsi ai cambiamenti delle abitudini e delle tecnologie. (E.G. per NL)
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