Audio. Spotify vuole accerchiare e isolare la Radio: acquisto di Whooshkaa, piattaforma di semplificazione rivolta alle emittenti lo dimostra

Whooshkaa

Whooshkaa: piattaforma broadcast-to-podcast ad uso della radio va a… Spotify. Il colosso dello streaming on demand ha dichiarato da tempo guerra alla Radio. Target: portar via ad essa ascoltatori e inserzionisti, affamandola.
Ma la strategia del colosso di Daniel Ek è sottile, alla Quinto Fabio Massimo, il Temporeggiatore. Il condottiero e politico dell’antica Roma che, per combattere il ritenuto invincibile Annibale, si guardò bene dall’attaccare subito e direttamente il fortissimo nemico. Puntando, piuttosto, a distrarlo, sfiancarlo e snervarlo, attraverso l’adozione di iniziative inutili e dispendiose. Il tutto mentre lui, il Temporeggiatore, consolidava la propria posizione in vista di una destabilizzante azione conclusiva ed inattesa.

La tattica di Spotify

Così Spotify, da una parte, spinge i radiofonici a dotarsi di costosi brand bouquet, distraendo risorse dall’area primaria (broadcasting), che così si indebolisce e consolidando, nel mentre, la propria presenza sul mercato emergente del podcast, affine a quello radiofonico ma non sovrapposto. Prima che lo facciano i radiofonici, tutti presi a rafforzare l’offerta moltiplicandola. Insieme ai costi, ma non ai ricavi.

Il punto d’incontro tra creator, publisher e digital audio

Perciò, negli ultimi due anni, gli svedesi hanno iniziato una campagna acquisti di grandi e (soprattutto) piccole compagnie di podcast, marketplace ed engagement in giro per il mondo. Con l’obiettivo di creare una piattaforma unica di incontro ideale tra creator e publisher per il digital audio (la pubblicità digitale nell’area audio). Perché, lo ricordiamo, il podcast sta alla Radio come lo streaming video on demand (Netflix & C.) alla tv lineare.

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Megaphone

L’acquisto (esattamente un anno fa) del marketplace Megaphone per 235 mln di dollari, è stata una delle più importanti operazioni per offrire ai produttori di podcast strumenti innovativi per monetizzare i contenuti. Attraverso soluzioni come Spotify Ad Studio e Spotify Audience Network (utilizzato da quasi il 20% degli inserzionisti della piattaforma di Ek, che nel 2021, sul segmento, ha già segnato ricavi per un miliardo di euro) .

Whooshkaa

Ma ora la strategia di Spotify va ben oltre. Il player ha infatti annunciato l’acquisto di Whooshkaa, podcast tech-company australiana fondata nel 2016 da un ex radiofonico: Robert Loewenthal, già CEO di Nine Radio (Macquarie Radio Network).

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Dalle radio al competitor dichiarato delle radio

Whooshkaa offre a content provider variegati, ma soprattutto emittenti radio, una piattaforma end-to-end per ospitare, distribuire, monetizzare e monitorare audio on demand.

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Transformer

In particolare, lo strumento Whooshkaa è un broadcast-to-podcast creato per semplificare la trasformazione dei contenuti audio radiofonici esistenti in podcast/catch-up, da distribuire on demand. In sostanza, si tratta di estendere la durata naturale di un programma (integrando il live – che normalmente al suo termine conclude la vita della trasmissione – con l’on demand, che lo rende virtualmente eterno) e la relativa monetizzazione

Whooshkaa in Megaphone

E’ prevista a breve l’integrazione del nuovo acquisto di Spotify all’interno della suite Megaphone per potenziare l’offerta di terze parti in Spotify Audience Network a favore degli inserzionisti che, secondo la società svedese, dal lancio, hanno visto aumenti a due cifre dei tassi di riempimento e dei CPM (costo per mille impressioni).

Da broadcast-to-podcast a all-to-podcast

E qui sta il genio. L’integrazione della tecnologia broadcast-to-podcast di Whooshkaa in Megaphone significa che Spotify sarà in grado di portare ancora più contenuti di terze parti in Spotify Audience Network, aiutando gli inserzionisti a parlare e a relazionarsi con un pubblico sempre maggiore. Ma agevolando anche le radio stesse, che disporranno così di uno sportello unico per trasformare da live a on demand i propri contenuti.

Ti aiuto… a diventare dipendente da me

Una formula per sfruttarne i contenuti e rendere dipendenti le emittenti da Spotify, sia dal punto di vista logistico che economico. Capito la tattica? (E.G. per NL)

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