La Radio è una componente del macrosistema Audio (che si completa con lo streaming musicale on demand, i podcast, la catch-up radio, l’audio di proprietà non connesso – come cd, playlist di file autocomposte, ecc.).
Non è una novità (anche se qualcuno l’ha scoperto solo ora): già lo scrivevamo nel 2021, e player come RTL 102.5 da tempo hanno archiviato il suffisso Radio dai propri claim, perché evidentemente limitativo di un’offerta audio (e video) molto più estesa.
Quella che anche Agcom, nella delibera 202/23/CONS che ha prescritto le modifiche nell’indagine ufficiale sull’ascolto radiofonico italiano TER (Tavolo Editori Radio), ha individuato come uno dei modelli di riferimento per la rinnovazione della rilevazione, RAJAR 2023, ne ha preso atto.
Una diversificazione che nella sessione Autumn 2023 ha assunto maggior rilevanza.
La sintesi
RAJAR Autumn 2023: in UK la radio lineare (in assoluto, quindi via etere + IP), in termini di tempo trascorso con il mezzo, è trasversalmente dominante su tutte le piattaforme e tra queste l’ascolto via etere (normalmente autoradio) è al vertice, seguito da quello IP (fortemente in crescita, con proporzionale detrimento di quella via etere) con dispositivi connessi come smartphone, smart speaker, tablet e pc.
Su la radio on demand
La radio on demand cresce nella formula catch-up, sfruttata soprattutto dagli adulti (55+). Il 54% della catch-up radio ha riguardato programmi radiofonici musicali ed il 46% parlati.
Streaming musicali per i giovani
I servizi musicali on demand (Spotify ecc.) sono, prevedibilmente, preferiti dal pubblico più giovane nella fascia di età compresa tra i 15 e i 34 anni (33%). In media questo gruppo ha ascoltato per 14 ore in una settimana (gli adulti ascoltano in media 10,9 ore di musica on demand in una settimana).
Bene i podcast
L’80% degli intervistati della sessione Autumn 2023 fruisce podcast tra 1 e 3 a settimana.
Il genere di podcast preferito è Commedia, seguito da Notizie e Politica, Sport e Crime. Recensioni e social media sono le maggiori fonti di scelta dei podcast.
L’analisi di dettaglio: il modello di riferimento
Entrando nel merito della questione, ci chiediamo anzitutto: esiste un mercato Audio europeo da assumere a riferimento per comprendere le tendenze di quello italiano?
Secondo noi sì ed è quello del Regno Unito.
I motivi
Per una serie di motivi, tra cui i principali sono tre
Affermazione del DAB+
Il primo di questi è certamente il consolidamento più definito delle piattaforme di distribuzione dei contenuti, soprattutto quelle via etere, con la migliore affermazione del DAB+.
Integrazione di lineare e on demand
Concorre poi l’integrazione chiara dell’offerta tra contenuti lineari e on demand, con un’inequivocabile propensione al completamento reciproco.
Indagine ibrida
Infine, la verifica attraverso un’indagine sull’ascolto ibrida, dichiarativa – attraverso il metodo dei diari – ed elettronica – col meter, nella prospettiva del passaggio alla total audience.
Radio componente dell’Audio
Del resto, la stessa indagine sull’ascolto radiofonico parla apertamente di Audio, di cui la Radio è una componente, ancorché la maggiore (anche se sul target 15-34 l’erosione dell’on demand è notevole).
RAJAR Autumn 2023
L’ultima sessione di rilevazione RAJAR Autumn 2023 (qui per la infografica) ha più delle precedenti preso atto della penetrazione “di dispositivi connessi come smart speaker, smartphone ed altri device connessi”, mostrando come “gli ascoltatori stiano abbracciando l’offerta multi-piattaforma e multi-dispositivo, nonché il modo in cui l’audio su richiesta contribuisce al comportamento di ascolto”
La metodologia
La sessione RAJAR Autumn 2023 è stata condotta nell’arco di due settimane a settembre 2023 con un campione di 2.410 adulti di età superiore a 15 anni di soggetti già intervistati, completando un diario online di 7 giorni.
Audio connesso
Nell’accezione di RAJAR Autumn 2023 il termine “audio connesso” comprende somministrazioni audio fruite tramite dispositivi connessi, inclusi podcast, catch up radio, servizi di musica on demand e radio lineare IP (IP live radio).
Esclusi
Sono quindi esclusi dispositivi non connessi, come apparecchi radio tradizionali AM/FM/DAB e altri formati privi di connessione internet.
Radio lineare (live radio)
Secondo la rilevazione RAJAR Autumn 2023 la radio lineare (in assoluto, quindi via etere + IP), in termini di tempo trascorso con il mezzo è trasversalmente dominante su tutte le piattaforme.
Etere ancora dominante per ora
Tra queste l’ascolto via etere (normalmente autoradio) è al vertice, seguito da quello IP con dispositivi connessi come smartphone, smart speaker, tablet e pc.
Catch-up radio (riascolto della radio on demand)
La catch-up radio è – un po’ inaspettatamente, almeno ad un esame superficiale – per lo più appannaggio del target 55+ (52%), che ne fruisce per 4,6 ore in una settimana media.
Ambiti di fruizione
La catch-up radio è per lo più sfruttata quando un ascoltatore lavora/studia (26%) o è in condizione di relax (23%). Nella sessione Autumn 2023 di RAJAR il 54% della catch-up radio ha riguardato programmi radiofonici musicali ed il 46% parlati.
Spaccato per device
Lo spaccato per device vede la fruizione della catch-up radio per il 58% via smartphone, per il 18% tramite pc, per analoga quota con tablet, per il 4% con smart speaker.
Streaming musicale on demand
I servizi musicali on demand (Spotify ecc.) sono, prevedibilmente, preferiti dal pubblico più giovane nella fascia di età compresa tra i 15 e i 34 anni (49%). In media questo gruppo ha ascoltato per 14 ore in una settimana (gli adulti ascoltano in media 10,9 ore di musica on demand in una settimana).
Ascolto musicale on demand soprattutto casalingo
Le attività svolte durante l’ascolto di musica on demand vengono svolte per lo più mentre si lavora e studia (37%), per il 17% delle ore mentre su guida e viaggia, il 9% mentre si sbrigano le faccende domestiche e per l 9% mentre ci si rilassa. Il 55% delle ore di ascolto è a casa.
Spaccato per device
Molto interessante la differenza dello spaccato per device rispetto alla catch-up radio. Pur dominando anche qui lo smartphone (51%), al secondo posto per dispositivi abbiamo lo smart speaker, seguito dal pc (19%) e a lunga distanza dal tablet (3%).
Podcast
Il 63% degli ascoltatori di podcast ascolta più della metà degli episodi che scarica; il 72% li ascolta tutti o quasi, mentre l’80% degli intervistati della sessione Autumn 2023 ne fruisce tra 1 e 3 a settimana.
Spaccato per device
Profondamente differente la fruizione per device dei podcast rispetto allo streaming musicale on demand ed alla catch up radio, con ben il 76% dell’ascolto via smartphone, l’11% via pc, il 6% via tablet ed il 4% via smart speaker.
Generi e scelte
Il genere di podcast preferito è Commedia, seguito da Notizie e Politica, Sport e Crime. Recensioni e social media sono le maggiori fonti di scelta dei podcast. (M.R. per NL)