Industria discografica USA (RIAA): dopo quello dei supporti fisici (dischi, cd, nastri) si va verso il tramonto del download di musica: solo il 5% dei ricavi nel 1° semestre 2021 viene da tale area.
La RIAA (Recording Industry Association of America), cioè la rappresentanza dell’industria discografica americana, ha pubblicato i dati sulle entrate per la prima metà del 2021.
Le entrate complessive sono cresciute del 27%, collocandosi a $ 7,1 miliardi rispetto al 2020. Nel dettaglio, gli introiti dello streaming, che include servizi di abbonamento a pagamento, servizi supportati da pubblicità, radio digitale e personalizzata, licenze per la musica su Facebook e le app di fitness digitali, sono aumentate del 26%, arrivando a $ 5,9 miliardi.
RIAA: 84% ricavi del primo semestre 2021 viene da streaming
I ricavi dello streaming hanno rappresentato quindi l’84% dei ricavi totali di RIAA nella prima metà del 2021. Più o meno il livello del primo semestre 2020.
80 milioni di abbonamenti pay
Secondo RIAA, sono 80 milioni di abbonamenti a pagamento per lo streaming di musica negli USA. E poiché sempre più utenti passano a un modello di streaming per la fruizione musicale, i download digitali continuano a diminuire.
Nessuno compra più brani digitali
Nella prima metà del 2021, i ricavi dei download digitali sono infatti ulteriormente diminuiti del 6%, collocandosi a $ 319 milioni (5% dei ricavi totali). Gli introiti provenienti dalla vendita di brani e degli album scaricati digitalmente sono diminuiti rispettivamente del 12% e del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Download come i dischi
Si tratta, all’evidenza, dell’ennesimo tramonto a cui assiste l’industria discografica dopo quello dei supporti fisici (dischi, cd, nastri, ecc.). (E.G. per NL)