Entra in vendita negli Stati Uniti (e presto da noi) l’atteso Car Thing, primo dispositivo fisico prodotto da Spotify. Accessorio semplice ed efficace, Car Thing è destinato a quel 50-70% di veicoli che non dispongono di un entertainment system. Oltre due milioni di clienti sono già in lista di attesa. Quale l’impatto sull’autoradio, che in Italia ha già mostrato una diminuzione dell’8% nel periodo 2018-2022 (escludendo dunque l’effetto pandemia)?
Car Thing
La cosiddetta mobilità è una delle situazioni in cui si consuma una parte importante dei contenuti audio, siano essi la classica radio, la musica in streaming o, più recentemente, i podcast.
Piattaforme automotive
Ma fino a oggi solo chi disponeva di una vettura relativamente recente – dotata di sistema d’infotainment autonomo o connesso a smartphone – poteva comodamente utilizzare servizi diversi dalla classica radio FM.
Cambiamento
Tutto questo potrebbe cambiare grazie a Spotify, decisamente un attore inatteso nel settore hardware.
Il concetto
L’intuizione alla base del prodotto è la seguente: per essere efficace, un dispositivo destinato all’auto deve permettere al guidatore d’interagire integrando comandi vocali, schermo touch e dispositivi fisici quali bottoni e classici controlli a rotazione. Sarà il conducente a selezionare la migliore modalità d’uso in base alla situazione contingente.
Auto e moto
Non parliamo solo di autovetture: il device è stato testato con successo anche dai motociclisti, per i quali ogni altro metodo d’interazione – causa guanti e rumori ambientali – risulta pressoché inutilizzabile.
Friction
Può meravigliare, ma attualmente il principale contesto di fruizione dei servizi di Spotify è quello casalingo, seguito “a ruota” da quello in car. La principale caratteristica del dispositivo (ridurre la “friction” nell’utilizzo mobile) potrebbe rivelarsi una minaccia piuttosto grave per le radio che tuttora trovano negli ascoltatori FM tramite autoradio il proprio zoccolo duro.
Non solo Spotify
La versione attuale del software prevede come unica applicazione Spotify (dunque utile per podcast e musica in streaming), ma a breve saranno attivate altre app e servizi tra i quali Audible e Google Maps: “Vogliamo essere una piattaforma aperta”, ha infatti dichiarato Gustav Söderström, responsabile ricerca e sviluppo per la società.
TER
Car Thing potrebbe dunque configurarsi come l’ennesimo strumento da presidiare, anche in considerazione della progressiva erosione dell’ascolto classico tramite autoradio.
Autoradio in flessione dell’8% tra il 2018 ed il 2022
La quale ha già mostrato di suo una diminuzione dell’8% nel periodo 2018-2022 (escludendo dunque l’effetto pandemia) come indicato dai recenti dati pubblicati da TER. (M.H.B. per NL)