L’immagine di apertura (fonte Statista) mostra la progressione costante della vendita globale di cuffie dal 2013, con una fortissima intensificazione dall’inizio della pandemia. Per avere un quadro della questione, si pensi che nel solo 2021 erano state spedite 548 milioni di cuffie in tutto il mondo.
L’anno successivo (2022), sempre a livello globale e a fronte di una riduzione per assestamento delle vendite e difficoltà di approvigionamento delle materie prime del 14% rispetto al 2021, risultavano impiegate circa un miliardo di unità, per un valore commerciale di 17 miliardi di dollari.
Le stime
Per il 2023 si stimano essere in circolazione 1,1 miliardi di cuffie, mentre si prevede che il volume mondiale aumenterà continuamente tra il 2023 e il 2028 per un totale di 178,1 milioni di pezzi (+15,6%).
1,3 mld di cuffie nel 2028
Con una proiezione di 1,3 miliardi di pezzi nel 2028.
Tre conseguenze per il medium radiofonico
Una modalità di fruizione audio, quella con le cuffie, che, nell’ambito radiofonico, sta producendo (almeno) tre importanti conseguenze.
Meter
La prima, non in ordine di rilevanza, è la difficoltà nella individuazione di uno strumento elettronico di rilevazione dell’ascolto (meter) in grado di intercettare il prodotto radiofonico ascoltato.
Total audience
E ciò, evidentemente, considerata la somministrazione eterogena del contenuto radiofonico: broadcast e streaming.
Il dibattito infinito
Problema, questo, non di poco conto e dibattuto da anni in tutti i mercati radiofonici.
Impatto sulle prescrizioni ex Del. 202/23/CONS Agcom
E che, da noi, si inserisce nel confronto in corso sull’adeguamento dell’indagine TER sull’ascolto radiofonico italiano all’indomani della prescrizione di Agcom, di cui alla delibera 202/23/CONS.
Meter entro 6 mesi
Provvedimento attraverso il quale l’Autorità ha ordinato, tra le altre cose, al Tavolo Editori Radio s.r.l. (la società partecipata – direttamente o indirettamente – da soli editori radiofonici che si occupa dell’indagine) la modifica entro 6 mesi del metodo di rilevazione dal solo CATI (indagini telefoniche) a ibrido (dichiarativo + elettronico, cioè meter).
La soluzione di Nielsen in Norvegia
Un problema affrontato dal leader globale nella misurazione dell’audience, nei dati e nell’analisi dei media, Nielsen, in Novergia, proprio per il numero crescente di norvegesi che ascolta la radio in cuffia.
PPM anche per le cuffie
L’approccio è avvenuto attraverso l’implementazione dei Portable People Meter (PPM) Wearables nel panel (2000 meter per 5,4 milioni di abitanti complessivi).
Il Portable People Meter (PPM) Wearables
“Nielsen ha sviluppato un modello di apprendimento automatico su misura per la stima giornaliera e l’inclusione dell’ascolto della radio in cuffia nella soluzione rinnovata.
Comportamento di ascolto
In questo modo si misura la portata totale del comportamento di ascolto della radio in modo più rappresentativo del comportamento reale”, spiega l’istituto di ricerca.
Streaming
La seconda conseguenza rilevante dell’aumento dell’ascolto in cuffia è la crescita della ricezione in streaming, considerato che la fruizione avviene quasi sempre con smartphone, che, nella maggior parte dei casi, sono privi di ricevitori di contenuti over the air (FM/AM/DAB+).
Dura cell
Concorrono all’aumento dell’ascolto in streaming a mezzo smartphone anche la maggiore durata della batterie dei dispositivi di ultima generazione ed il consolidamento delle tariffe (sostanzialmente) flat delle compagnie telefoniche, che rendono ininfluente il consumo di dati (mediamente il 50% dei Giga mensilmente a disposizione degli utenti rimane inutilizzato).
Digital audio
Tendenza, quella dell’aumento della fruizione streaming con cuffie, ovviamente recepita dal mercato del digital audio, cioè la pubblicità digitale attraverso preroll, midroll, display, ecc., che in Europa ha raggiunto un volume di 1,1 miliardi di dollari nel 2022.
Necessità contingenti
Permettendo, tra l’altro, di accertare la necessità di apportare importanti modifiche alle modalità di somministrazione degli spot, agendo su una sensibile riduzione della durata del preroll, cioè i messaggi che precedono la somministrazione del contenuto.
Riduzione della durata dei messaggi pubblicitari in preroll
Questi ultimi si sono infatti progressivamente ridotti dagli originari 30 secondi agli attuali 15-10 secondi, con target ideale a 5″.
Durata ascolto per contenuto
L’ultimo rilevante effetto dell’aumento dell’ascolto in cuffia è la durata dello stesso per singolo contenuto. E’ stato infatti dimostrato che il consumo con auricolari è maggiormente prolungato rispetto a quello dell’altro grande ambiente di fruizione, l’automobile.
Complessità
“Si tratta tendenzialmente di un problema di complessità: sull’autoradio è più comodo cambiare stazione (anche se sarebbe ormai il caso di definirlo “contenuto”) rispetto ad uno smartphone”, spiega Massimo Rinaldi, ingegnere di Consultmedia.
One click
“Ciò è null’altro che l’applicazione del principio dell‘one click, che costituisce il tallone d’Achille degli editori alle prese col passaggio dal broadcasting allo streaming massivo su device smart“, annota il consulente.
Ma di questo torneremo a parlare nei prossimi giorni. (E.G. per NL)