“I profondi cambiamenti in corso nel mondo richiedono un altrettanto profondo cambiamento anche in Confindustria. […] Confindustria deve tenere la guardia alta sui temi generali delle grandi riforme e favorire la libertà d’impresa, la concorrenza e la competitività”.
È quanto ha detto la presidente Emma Marcegaglia, nella relazione all’assemblea annuale dell’associazione degli industriali, due giorni fa. La Marcegaglia ha inoltre richiesto esplicitamente “meno liturgie, meno lobby di breve periodo” e “più vicinanza alle imprese nei territori e più efficienza”. Dall’incontro, che ha avuto la funzione d’approvare il bilancio del 2010, è emerso che i proventi – negli ultimi dodici mesi – sono calati vistosamente, passando da 48 a 41 milioni di euro. La ragione principale? L’assenza di dividendi distribuiti dal Sole 24 Ore, che nel 2009 erano stati pari a 6,4 milioni di euro. Durante l’assemblea i vertici associativi hanno discusso l’ipotesi di un abbattimento del costo di partecipazione nel Sole 24 ore, concludendo, però, con una risposta negativa, nonostante le perdite del gruppo 24 Ore, che quest’anno si sono attestate sui 40,4 milioni di euro, contro gli oltre 53 milioni del bilancio precedente. I grossi tagli alle spese, voluti dalla Marcegaglia, hanno contribuito al passaggio degli oneri dai 42 milioni del 2009 ai 39 dello scorso anno. I dipendenti sono calati a quota 244, raggiungendo il minimo storico (nel 2004 erano 319) e praticamente ogni spesa – dai beni e servizi, ai viaggi e le trasferte – sono calati in grosse percentuali. L’unica sezione in cui non si sono registrati tagli è stata quella delle “consulenze e partecipazioni”, che ha raggiunto i due milioni di euro, con una crescita dell’1,5%. (L.B. per NL)