La consueta premessa è che i dati di ascolto del principale aggregatore di flussi streaming italiano FM-World non sono paragonabili in alcun modo a quelli di indagini specifiche (quali, appunto, RadioTER) ed il numero di sessioni non determina la durata media di ogni ascolto, che varia da emittente a emittente. Dai dati di FM-World è possibile tuttavia valutare alcuni “comportamenti” degli utenti dell’aggregatore.
Posizionamento icona aiuta
“In primis, il posizionamento dell’emittente nella griglia dell’app aiuta di certo nella scelta dell’ascolto (attribuendo quindi un valore aggiunto importante alla visibilità del logo della radio, in una condizione in cui non è più il segnale “via etere” la discriminante)“, spiega il giornalista Nicola Franceschini, che cura i contenuti informativi del portale parallelo omonimo.
“Ma anche il contenuto dell’emittente diventa una variabile non irrilevante sulla scelta dell’utente. Non è un caso il successo dei programmi del primo mattino di RDS e di Radio Deejay, il riscontro di Radio 24 soprattutto nel tardo pomeriggio ed il forte interesse per lo sport nel weekend di Rai Radio1“, continua Franceschini.
RTL omogenea lungo le 24 ore
“Più omogeneo e costante, invece, il seguito di RTL 102.5 nell’arco delle 24 ore. Altro dato interessante è quello delle superstation che, messe in condizioni alla pari dei network, si avvicinano all’ascolto di questi ultimi, talvolta superandoli. Dall’undicesimo al ventesimo posto, ben 6 su 10 sono emittenti non nazionali e, ancora una volta, il contenuto talk-calcistico diventa premiante, determinando il successo di Radio Sportiva. L’ascolto della radio via app, per quanto spalmato su tutte le età, ha una componente anagrafica abbastanza giovane e da questo dato si evince il riscontro di ben 4 emittenti dance quali m2o, Discoradio, Radio Ibiza e One Dance.
Prodotti IP con identità premiati
Il dato del secondo semestre 2019, tuttavia, non mette in evidenza alcune oscillazioni delle sessioni che portano a volte in “top 20” emittenti native digitali, quali RDS Relax, NBC Milano (e la sua seconda rete 70/80 Hits), Lolliradio, Radio Milano International, Millennium Power 90, House of Frankie e TRX Radio.
Si tratta indubbiamente di un segnale, legato al fatto che l’utente non si limita all’ascolto dei brand già noti, ma ama sperimentare e cercare altri flussi (quasi sempre “verticali” nel loro genere) che possano assecondare meglio i propri gusti“.
Posizioni successive
Ma cosa succede nelle posizioni successive del secondo semestre 2019 di FM-World?
Performa bene Kiss Kiss Napoli, che si colloca al 24° posto, che supera di due posizioni Radio Freccia, di un punto avanti a RAI Radio 3.
Al 29° posto di colloca la romana Radio Globo, che passa avanti a Radio Studio Più, comunque in vantaggio su Rai Isoradio
Posizione 33 nel secondo semestre 2019 di FM-World per Radio Norba, cioè prima di MC2, tallonata da Radio Classica, che supera di una posizione la nativa digitale Lolliradio His, seguita da un altro prodotto digital: TRX Radio.
Quando la nativa digitale supera la capofamiglia
Al numero 38 si colloca Stereocittà, davanti a Radio Ritmo 80 ed a Radio Number One, mentre la romana Radio Radio è al 41° posto.
Collocazione n. 44 per la veneta Radio 80 e 50^ posizione per un’altra oldies: la nativa digitale Radio Millennium Power 90, che precede proprio la stazione d’origine Radio Millennium.
Domanda ed offerta
E proprio il trend della radio verticale del gruppo Elite conferma proprio quello che da tempo sostengono gli specialisti dei format: mentre gli anni ’80 sono fin troppo presidiati (non è invece così marcata la questione per i ’70), mancano emittenti verticali dedicate al meglio degli anni ’90.
Le tre regole auree dell’ascolto IP
Il comportamento degli utenti di FM World e degli aggregatori in generale conferma peraltro un altro teorema esposto tempo fa su queste pagine: l’importanza della denominazione di una stazione.
In un contesto di accesso indiscriminato a 500.000 flussi streaming in tutto il mondo è essenziale che il nome della radio rispecchi tre regole: la pronuncia non equivoca (per favorire l’interazione con i device dotati di comandi vocali, come gli smart speaker), l’assenza di omonimia (anche con stazioni estere) e, soprattutto, un appellativo che, in sé, rappresenti il formato della Radio. (E.G. per NL)