(Adnkronos) – Un grande e sensibilissimo orecchio tutto italiano al servizio di chi utilizza la musica in tv ma anche in radio e nei locali pubblici (dai bar agli alberghi, dai centri commerciali alle banche) per rendere automatica il riconoscimento dei brani musicali e la ‘rendicontazione’ dei diritti, finora imprecisa, costosa e complicatissima ma soprattuttio realizzata in larghissima parte con metodi arcaici.
Il nome del nuovo sistema e’ ‘Rendi’ e la tecnologia che lo ha reso possibile e’ frutto del lavoro di un ricartore dell’Universita’ di Padova, Nicola Orio, che l’ha sviluppata ed ha poi proposto una partnership alla Direzione Musica Rti, che sta sperimentando ora il sistema insieme alla cooperativa La Cosa.
Il nome del nuovo sistema e’ ‘Rendi’ e la tecnologia che lo ha reso possibile e’ frutto del lavoro di un ricartore dell’Universita’ di Padova, Nicola Orio, che l’ha sviluppata ed ha poi proposto una partnership alla Direzione Musica Rti, che sta sperimentando ora il sistema insieme alla cooperativa La Cosa.
"Questo sistema e’ in grado di far ottimizzare i costi a chi utilizza musica, che oggi e’ costretto ad una rendicontazione interamente manuale ma e’ in grado soprattutto di diventare la nuova fonte di guadagno per la discografia", spiega all’ADNKRONOS Guido Dall’Oglio, responsabile della Direzione Musica di Rti. ‘Rendi’ infatti e’ in grando da un lato di aiutare chi utilizza musica a sapere esattamente cosa e quanto ha utilizzato (rendendo meno costosa la rendicontazione che va inviata alla Siae e alla Scf) dall’altro di aiutare gli aventi diritto musicali e stesse Siae e Scf (societa’ consortile fonografici italiani) di recuperare molti soldi persi o erroneamente assegnati.